A sessant’anni dalla sua fondazione, il Consorzio per la Tutela del Vino Marsala rinnova il suo corso con la partecipazione di 16 produttori uniti in nome del vino tipico di Marsala.

Il Consorzio nasce nel 1962 dall’iniziativa di alcuni produttori locali che avevano a cuore il futuro e la qualità del vino prodotto in questa terra: Marsala. La Denominazione di Origine Controllata fu poi riconosciuta a distanza di pochi anni nel 1969, rendendo così il vino Marsala tra i primi vini Doc d’Italia. La costante attività del Consorzio ha portato nel 1984 ad una svolta importante: la realizzazione del Disciplinare di produzione per dare nuovo vigore ad un vino che fino a quel momento non era stato abbastanza valorizzato e disciplinato nella produzione.

L’11 novembre 2022, in concomitanza della chiusura dell’annata agraria 2022, si è riunita a Marsala la nuova assemblea, al fine di approvare l’ingresso di nuovi soci, la modifica dello Statuto, l’elezione del consiglio di amministrazione e la nomina del Presidente. All’assemblea hanno partecipato e sottoscritto l’adesione 16 cantine produttrici: Pellegrino, Florio-Duca di Salaparuta, Lombardo, Intorcia, Curatolo Arini, Fici, Alagna Giuseppe, Martinez, Vinci, Frazzitta, Birgi, Paolini, Casale, Colomba Bianca, Europa, Petrosino.

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Sono stati nominati il Presidente del Cda Benedetto Renda, unitamente ai due vicepresidenti Roberto Magnisi e Giuseppe Figlioli e ai Consiglieri Francesco Intorcia e Orazio Lombardo.

Vigne Marsala

Tra i primi obiettivi del Consorzio c’è il riconoscimento erga-omnes, la tutela e valorizzazione dei territori vocati alla produzione di vino Marsala, oltre che del territorio stesso e l’importante modifica del disciplinare di produzione, con l’inserimento della menzione unità geografica aggiuntiva “Sicilia”, al fine di valorizzare ancora di più il marchio “Marsala” nel mondo.

“Rinasce il Consorzio per la tutela del vino Marsala – sottolinea il neo Presidente del Consorzio Benedetto Renda – e unitamente al Consorzio rinasce la DOC Marsala, marchio che ha reso celebre la nostra città in tutto il mondo. Ciò è reso possibile grazie alla partecipazione di tutti i produttori, riuniti attraverso la forma consortile per collaborare e seguire regole comuni per la produzione del vino Marsala”.


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