A Grazzano Badoglio in scena i produttori dell’astigiano del Monferrato Casalese e del Monferace con la regia di Ais Asti e Casale. In programma tre masterclass e un vitigno ospite d’eccezione.

È lui il protagonista di «Grignolino, il Nobile Ribelle», la seconda edizione dell’evento in programma sabato 11, domenica 12 e lunedì 13 marzo a Grazzano Badoglio (Asti). Oltre cento produttori e le tante sfumature di questo vitigno. In cabina di regia, l’Associazione Italiana Sommelier del Piemonte, con le delegazioni di Asti e Casale, supportate dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, dal Consorzio Colline del Monferrato Casalese, dalle Associazioni dei Produttori di Grignolino d’Asti Doc-Piemonte Doc Grignolino e Monferace, dal Consorzio Gran Monferrato e con il patrocinio del Comune di Grazzano Badoglio.

A dar voce al Grignolino e alla Freisa saranno i sommelier delle due delegazioni che, ai banchi di assaggio, parleranno di questi vitigni in tutte le sue diverse sfumature, ne racconteranno i territori e i diversi stili di vinificazione e affinamento.

L’evento si svolgerà nei locali delle ex scuole di via IV Novembre 15: sabato dalle 11 alle 19, domenica dalle 11 alle 18, lunedì dalle 11 alle 17. L’11 e il 12 marzo l’ingresso sarà dedicata al pubblico mentre la giornata del 13 marzo sarà dedicata agli operatori di settore oltre che al pubblico. L’evento sarà a ingresso libero senza prenotazione con un costo per la degustazione di 15 euro (10 per i soci Ais). Il 13 ingresso gratuito per gli operatori professionali accreditati.

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In questa edizione tre diverse grandi degustazioni si terranno nella sala superiore del ristorante il Bagatto di Grazzano Badoglio. Una degustazione istituzionale organizzata da Ais Piemonte e condotta dal presidente regionale Mauro Carosso si terrà nella giornata di lunedì. Sabato e domenica, due degustazioni: la prima organizzata dal Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese in collaborazione con l’Associazione Monferace e con il supporto del Consorzio Gran Monferrato. Sarà condotta da Paolo Massobrio, giornalista, scrittore e enogastronomo italiano, ideatore di Golosaria. L’altra dall’Associazione Produttori di Grignolino d’Asti Doc e Piemonte Doc Grignolino con il supporto del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato e condotta da Francesco Saverio Russo, noto wineblogger italiano.

Info: Daniele Guaschino (3387547028), Paolo Poncino (3397339813), Mario Sillano (335384591), Eleonora Giroldi (3920948799)

L’origine del nome è incerta: qualcuno sostiene che Grignolino derivi da “grignole”, termine dialettale astigiano che indicava anticamente i vinaccioli, che in questa varietà sono più numerosi rispetto ad altri vitigni e sono responsabili della sua marcata tannicità. Per altri sarebbe legato all’espressione “grigné”, in piemontese sorridere, perché a un sorriso assomiglierebbe l’espressione che, causa tannini, si disegna sul volto di chi lo beve. Secondo gli studi della studiosa Enza Cavallero, il primo documento scritto in cui si cita il Grignolino (come Berbexinius) è un atto d’affitto datato 1249, trascritto dai monaci del Capitolo di Sant’Evasio di Casale Monferrato.

Tra gli appassionati di Grignolino, ci fu Umberto I di Savoia. Il re d’Italia lo amava così tanto che non solo lo voleva in tutti i menù più importanti di Casa Savoia, ma lo celebrò durante la sua visita all’Esposizione e Fiera dei vini nazionali del 1891 ad Asti.

La produzione oggi è attorno ai 2 milioni e mezzo di bottiglie: cresce del 3% la doc Grignolino d’Asti e supera il milione di bottiglie, bene la doc Grignolino del Monferrato Casalese con circa 435 mila bottiglie. Anche la doc Piemonte Grignolino supera il milione di bottiglie con un 7,3% in più rispetto al 2021. 

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