È ufficiale: adesso anche in Italia l’agricoltura biologica avrà la tutela di legge. Il provvedimento è stato finalmente approvato dal Senato quasi all’unanimità con 195 voti favorevoli, zero contrari e 4 astenuti.
Vede lo sblocco, dunque, il ddl che si era arenato nelle vie burocratiche a causa della sua equiparazione ai metodi dell’agricoltura biodinamica. Esulta Francesco Battistoni, sottosegretario al Mipaaf, che parla di nuovo “impulso al comparto dell’agroalimentare e a tutte le filiere collegate, grazie alle novità introdotte quali: il marchio biologico, la definizione giuridica dei distretti biologici e la legge delega al Governo per la revisione della normativa in materia di armonizzazione e razionalizzazione sui controlli”.
La controversia ha visto scendere in campo scienziati, associazioni e anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere di eliminare dal testo ogni riferimento all’agricoltura biodinamica, considerata una pratica non solo priva di basi scientifiche, ma al limite della superstizione.
Grazie anche all’invito alla correzione proveniente dall’autorevolezza del Colle, l’Aula di Montecitorio, in terza lettura, ha soppresso il riferimento all’agricoltura biodinamica, ma ne rimane ancora traccia in due articoli.
La cancellazione definitiva del biodinamico dalla legge di fatto ancora non c’è e in Senato alcuni parlamentari hanno chiesto un compromesso su queste due tipi di agricoltura. Il senatore del Pd Mino Taricco invita a non “demonizzare” il biodinamico e ricorda: “per fortuna le norme che approviamo oggi tengono al riparo e tutelano anche quel tipo di produzione agricola”.
Il ddl, inoltre, prevede un tavolo tecnico per la produzione biologica, l’educazione al consumo, agevolazioni per la conversione al bio, anche attraverso forme associative e contrattuali per rafforzare la filiera e il lavoro.
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