Dopo il riconoscimento UNESCO del 2014 che ha portato all’interesse internazionale verso le nostre colline e tutto ciò che di bello contengono, sono scaturiti alcuni dei tesori vinicoli più preziosi.
Nei 52 comuni di produzione del DOCG ASTI sono nati grandi spumanti, il Moscato, uno dei vitigni mediterranei più famosi, che ha origine nel Medio Oriente, ha trovato un clima perfetto in Langa e Monferrato, una terra gentile che ha saputo offrire tutto il suo potenziale sia caratteristico che aromatico. Le sue bollicine hanno conquistato il mondo grazie alla tecnica di Federico Martinotti (fermentazione in autoclave), alla sapidità e alla freschezza dei nostri vini, una magia che ha permesso di conquistare il mondo.
ll risultato è una produzione vinicola di altissimo livello, degna erede della più nobile tradizione piemontese ma aperta al futuro, con attenzione alle diverse esigenze del mercato e di una clientela di intenditori sempre più attenta e documentata. Il vitigno preferisce terreni calcarei collinosi (Zona di Asti) che danno equilibro acido-zuccherino e gradevolezza.
Le preziose sostanze aromatiche (linalolo) raggiungono il massimo accumulo nell’acino verso i primi di settembre dopo la raccolta. Viene pigiato e pressato in modo soffice e refrigerato a basse temperature allo scopo di evitare fermentazioni indesiderate e mantenuto in celle frigorifere fino all’avvio della fermentazione per mantenere gli aromi e la fragranza tipica dell’uva moscato. Il mosto refrigerato viene portato a 20 gradi di temperatura così si innesca la fermentazione alcoolica con lieviti selezionati dotati di caratteristiche peculiari. Quando il grado alcoolico raggiunge i 5,5 gradi si procede alla presa di spuma.
Questo è il momento in cui prende vita lo Spumante fino al raggiungimento dei 7 gradi alcolici previsti dal disciplinare e si avrà una pressione di 5/6 bar e un consistente grado zuccherino. Dopo l’arresto della fermentazione si procede agli interventi di rifinitura e in condizioni di assoluta sterilità microbiologica all’imbottigliamento mantenendo l’esuberanza e la vivacità dello spumante dolce.
Caratteristiche | |
Vitigno | Moscato bianco |
Colore | Da paglierino a dorato assai tenue |
Profumo | Fragrante, floreale con sentori di tiglio e acacia |
Spuma | fine persistente |
Sapore | delicatamente dolce aromatico equilibrato |
Limpidezza | brillante |
Gradazione minima complessiva | 12 gradi con alcool svolto a 7 gradi minimo |

All’Asti dolce Docg si affianca l’ASTI secco anch’esso Docg, che esprime modernità e innovazione.
L’Asti Docg secco pur conservando l’identità del moscato dolce è uno spumante speciale, sempre aromatico ma adatto per tutto il pasto. Il suo processo di fermentazione è più lungo, tutto ciò fa sì che gli zuccheri vengano fermentati liberando grandi quantità di aromi.
Il sistema fa diventare quel nettare un vino moderno di grande personalità che risponde perfettamente alle nuove esigenze di consumo da parte di un pubblico giovane ed esigente. L’Asti secco dona al palato una sensazione di freschezza, aromatico ed equilibrato, si possono avvertire profumi di acacia, lavanda, salvia e fruttato di mela, pera e banana. Un vino anche adatto per un buon aperitivo o per accompagnare una pizza, carni bianche, crostacei e abbinato ai formaggi è una vera eccellenza.
La tecnica di spumantizzazione alla cui messa a punto ha contribuito il laboratorio di ricerca del Consorzio di Tutela, prevede particolari condizioni di permanenza con lieviti selezionati che portano ad avere un quadro gustativo ed olfattivo equilibrato ed armonioso; il risultato è unico e sorprendente.