Si è svolta la terza edizione di “Bolle in vigna”, presso i vigneti di Cantine Nicosia a Monte Gorna, la festa degli spumanti etnei metodo classico Sosta Tre Santi; l’evento è stato curato con una masterclass focalizzata sugli spumanti da bacca bianca, internazionali e nostrani, e successivamente seguiti da un Sabrage Party tra i filari all’insegna del dress code bianco da parte dei partecipanti.
Dopo la scorsa edizione, il cui tema fondante ha celebrato il rosè e le sfaccettature di rosa, quest’anno a dominare la ribalta sono state le bollicine. La serata si è aperta con una masterclass dedicata agli spumanti metodo classico da uve a bacca bianca – dal Carricante alle altre uve bianche del resto del Mondo – presentando otto etichette di grande pregio degustate alla cieca insieme a Daniela Scrobogna, docente e responsabile didattica della FIS (Fondazione Italiana Sommelier). Al termine della masterclass è stato poi presentato un piatto in abbinamento agli spumanti in degustazione realizzato per l’occasione dal resident chef Angelo Cinquerughe de L’Osteria di Cantine Nicosia, il ristorante di successo dell’azienda.

L’evento è proseguito poi con il Sabrage Party, una sciabolata che ha visto l’apertura vera a propria dei banchi d’assaggio a degustazione libera che hanno proposto i tre spumanti metodo classico Sosta Tre Santi, prodotti da uve Carricante e Nerello Mascalese, e gli Etna Doc bianchi e rossi biologici delle Tenute di Nicosia nelle contrade Monte Gorna e Monte San Nicolò, il tutto accompagnato dalle musiche del Dammen Quartet, noto quartetto d’archi al femminile in Sicilia.
Ad arricchire ulteriormente la proposta enologica oltre agli spumanti Sosta Tre Santi e agli Etna DOC anche una selezione speciale di contrada di diverse annate in degustazione esclusiva nella suggestiva cornice dell’antico palmento di Monte Gorna. La più giovane di queste, ma significativa, annata 2018 del Brut – Metodo Classico consente di valutare le ben note caratteristiche terziarie (crosta di pane su tutti) derivanti dalla presenza dei lieviti, a cui si aggiungono note di burro e mela verde che, accompagnate dal perlage persistente, consentono di degustare uno spumante molto equilibrato con grandi possibilità di crescita negli anni. Ad impressionare è stato anche l’ultima annata dell’Etna DOC Rosato Brut – Metodo Classico, proponendosi per caratteristiche organolettiche singolari quali odore di fragola e pepe rosa su tutti, che va poi aprendosi su un gusto che si avvicina alla ciliegia.
“Abbiamo iniziato 11 anni fa a produrre spumanti metodo classico quasi per gioco e l’intento della serata è quello di proporre annate precedenti al fine di creare un confronto con quelle presenti in commercio – afferma Graziano Nicosia – anche per testare la longevità di questa sorprendente tipologia di vino. In degustazione ci sono solo le annate che ci hanno convinto di più, e le abbiamo messe a disposizione degli ospiti nonostante ci fossero solo pochi cartoni sparsi in azienda”.
Tra le vecchie annate nel palmento sono state presentate: Etna Rosso Contrada Monte Gorna 2010, Etna Rosso Contrada Monte Gorna 2014, Sosta Tre Santi Carricante Brut 2013, Sosta Tre Santi Etna Brut 2013, Sosta Tre Santi Carricante Brut 2016, Etna Bianco Contrada Monte Gorna 2015 e l’Etna Bianco Contrada Monte Gorna 2016. Di queste meritano sicuramente una menzione particolare l’Etna Rosso annata 2014 – che grazie ai suoi tannini ammorbiditi dall’invecchiamento sono stati sprigionati aromi molto complessi come il sottobosco e le spezie, rappresentando al meglio proprio il Monte Gorna – e il Carricante Brut 2013 che dai suoi 36 mesi sui lieviti sprigiona complessità olfattive uniche, specialmente di lievitati e piccola pasticceria, ammorbidendosi rispetto alle annate più giovani in commercio.
A spaziare infine tra le proposte enologiche ha suscitato particolare successo anche un banco dedicato alla mixology curato dall’azienda Rossa Sicily del famoso amaro “Amara”, vedendolo abbinato con prodotti esclusivamente provenienti dal Vulcano.
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