Anche quest’anno il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG presenta la nuova edizione del Protocollo Viticolo.

Il documento è sottoscritto da una commissione di esperti presieduta dal Consorzio di Tutela e distribuito ai soci per promuovere e salvaguardare il territorio di produzione e la bellezza del suo paesaggio. L’obiettivo del Protocollo Viticolo dalla sua prima edizione è favorire un minor impatto ambientale della gestione del vigneto grazie alla riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari e alla corrispondente integrazione di pratiche agronomiche più rispettose del territorio e del paesaggio. Un impegno che cresce, si affina e si evolve per rendere l’agricoltura del territorio sempre più sostenibile. 

La sostenibilità in materia ambientale è il punto cardine attorno al quale ruota tutta l’attività tecnica del Consorzio di Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco – afferma Diego Tomasi, Direttore del Consorzio di Tutela – L’obiettivo generale è sensibilizzare i viticoltori sui temi di un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, ma ormai il valore del Protocollo si misura anche sulla base del grado di influenza e capacità di informazione della popolazione locale circa l’attività viticolo-agronomica, questo perché nella Denominazione Conegliano Valdobbiadene spesso la viticoltura e l’abitato si compenetrano quindi è necessaria una conoscenza e consapevolezza diffusa circa lo stato di salute e la gestione dei vigneti”.

Nella nuova edizione del Protocollo Viticolo è stato inserito un capitolo dedicato all’importanza del suolo e della sua tutela. Il suolo, infatti, in quanto dimora dell’apparato radicale influenza innanzitutto la sua piena funzionalità, permettendo il rifornimento idrico e l’assorbimento degli elementi minerali necessari al corretto sviluppo di tutte le parti della pianta di vite.

Dunque, le condizioni del suolo sono strettamente responsabili dello stato di salute della pianta, del suo equilibrio e delle sue relazioni con l’ambiente circostante. Ma si sta dando sempre più importanza anche alla quantità incredibilmente grande di microorganismi che vivono in sintonia con le radici in un mutuo dialogo di collaborazione.

Il suolo giocherà, inoltre, un ruolo ancora più determinante nel prossimo futuro, quando l’incidenza dei cambiamenti climatici sarà ancora più evidente e potrà essere mitigata da suoli vivi, ricchi di sostanza organica dove le radici sono in grado di arginare gli effetti degli estremi climatici. Anche in questa edizione, una parte del Protocollo Viticolo 2022 è dedicata alla revisione di tutti i prodotti fitosanitari autorizzati in viticoltura. Importante novità è l’inserimento di una postilla nella sezione dedicata agli anti-botritici.

Il Consorzio di Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco, infatti, sconsiglia caldamente l’utilizzo dei prodotti anti-botritici, in particolare quelli di sintesi, per la varietà Glera che grazie al suo grappolo poco compatto e ad una attenta gestione della parete vegetativa è meno sensibile a questo problema. E a proposito di Glera, occorre infine segnalare lo sviluppo di nuovi incroci con ottima resistenza alla peronospora e all’oidio. A partire da questo giugno, il Consorzio ospiterà in due campi sperimentali questi due vitigni, per osservarne le caratteristiche agronomiche ed enologiche, valutandone quindi l’opportunità del loro inserimento nelle aree sensibili della denominazione, dove l’attenzione per l’abitante deve essere massima e prioritaria.

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