Il Brunello di Montalcino è ancora sul podio più alto, è il “Wine of The Year”, il vino n. 1 al mondo per la rivista “Wine Spectator”, è il Brunello di Montalcino 2018 di Argiano.
E’ la quinta volta che un vino italiano arriva sul tetto del mondo, ed è sempre stato un toscano, il Brunello di Montalcino 2001 Tenuta Nuova di Casanova di Neri, il Solaia 1997 di Antinori, il Sassicaia 2015 della Tenuta San Guido, e l’Ornellaia 1998 di Tenuta dell’Ornellaia.
Con il Brunello di Montalcino 2018 di Argiano al n. 1, dunque, salgono a tre, come già nel 2022, i vini italiani nella “Top 10”, oltre ad Argiano al 1° posto, al 5° il Taurasi Radici Riserva 2016 di Mastroberardino, ed al 7° posto il Chianti Classico Marchese Antinori Riserva 2020 di Antinori. Un grande riconoscimento per il vino italiano, il Brunello di Argiano 2018 è già introvabile ed il suo prezzo è lievitato.
Argiano dal 2013 è di proprietà dell’imprenditore brasiliano André Santos Esteves, ed è guidata da senese Bernardino Sani. Il Brunello di Argiano è un blend di sei diverse parcelle. Dopo la raccolta, le uve per il Brunello vengono refrigerate con anidride carbonica ed un macerazione a freddo di sei giorni. La fermentazione avviene in vasche di cemento con lieviti indigeni, e la macerazione sulle bucce dura circa 20 giorni. Dopo la malolattica svolta in cemento, affina da da 3 a 4 anni in botti di diversa capacità, 1.000, 2.000 e 3.000 litri.

L’ho assaggiato giusto poco più di un mese fa, mi ha entusiasmato per la sua potenza ed eleganza, ha tannino serrato che rincorre il giusto calore, rinfresca con la sua vena acidica su un poliedrico tappeto di frutti rossi e neri, note mentolate e speziate che tracciano solchi resinosi, ha ombreggiatura piccante di mallo di noce, rabarbaro e poi tanta amarena in un avvolgente lungo piacere per il palato.
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