Uno straordinario giro d’Italia con Federico Curtaz e i suoi vini prodotti da Nord a Sud del Bel Paese, una splendida occasione data Ais Taormina con il delegato Gioele Micali.
Federico Curtaz, valdostano, enologo e agronomo, dopo aver lavorato per quindici anni, dal lontano 1983 al 1997, in Piemonte con Angelo Gaja riscuotendo grandissimi riconoscimenti con una delle aziende leader in Italia, da anni è un libero professionista, fa il vino per se e per gli altri, ed è certamente una delle persone più interessanti che io abbia incontrato nell’universo del vino.
Conobbi Federico nel 2008, grazie al “Musmeci”, il vino che produsse sull’Etna insieme a Silvia Maestrelli a Tenuta di Fessina, l’Etna iniziava a vivere il suo periodo magico, da allora Federico non ha smesso di fare vino in Sicilia.
Federico è un enologo romantico, per lui il vino è un processo umano, tanto da definirlo l’anima dell’uomo.
Federico Curtaz e il suo pensiero di fare il vino: “Lo stile per definizione è un tratto, nei miei vini spero di non avere uno stile ma cerco di fare esprimere ogni territorio enologico. Per fare nascere un vino devo comprendere dove sto lavorando, per me la cosa più importante è la conoscenza del luogo, non accetto mediazioni, ma solo la libertà di farlo esprimere nel vino.
Porto le mie esperienze fatte in tutta Italia, in un ipotetico triangolo metto l’uomo in alto, poi al centro il clima e la varietà, ed infine il suolo che è la matrice, il marchio, il sangue familiare”.
Il rapporto che Federico ha con il vino è passionale, è stato davvero interessante metterlo a fuoco attraverso nove vini che ha prodotto in altrettanti luoghi a modo loro unici. Il percorso degustativo non ha seguito logiche di tipologia e annata, ma un percorso geografico da Nord a Sud.

1. Les Cretes Petite Arvine Fleur Valle d’Aosta Doc 2019
Nasce nella vigna “Devin Ros” situata nel comune di Montjovet, in provincia di Aosta, la Petit Arvine, vitigno tradizionale valdostano è generoso e tardivo, nel bicchiere riesce a dare materia fresca. Il naso è davvero particolare con note floreali di gelsomino e peonia, poi pompelmo, note agrumate, felce, ha splendido sorso teso di gran spalla acida, sapido e lunghissimo.
Dissetante freschezza alpina.

2. Steinhaus Gewurztraminer Alto Adige Doc 2018
La famiglia Beretta possiede questa azienda in ambiente di montagna a 600 metri di altitudine in località Bucholz di Salorno, caratterizzata da forti escursioni termiche con giornate calde e notti fredde con venti molto freschi che giungono dalle montagne. Il terreno calcareo è caratterizzato da una conformazione argillosa e ghiaiosa, ideale per la produzione del Gewürztraminer, che acquista eleganti note aromatiche.
Nel bicchiere è dorato carico, il naso dona una piacevole esplosione di profumi, frutta polposa, mango, papaya, elementi tropicali, spezie dolci e piccanti, note di burro. Sorso sferico di dimensione morbida e di lunghezza aromatica.
La pienezza che non stanca.

3. Altavia Rossese di Dolceacqua Superiore Doc 2004
Il Rossese è il primo vino fatto da consulente da Federico Curtaz. L’azienda agricola Altavia nasce in Liguria nel 2002 ad Arcagna, cuore della denominazione del Rossese. Il nome dell’azienda deriva dalle alture su cui si estendono i vigneti, la valle del Nervia e la valle del Roya, proprio all’inizio dell’Alta Via dei Monti Liguri. L’uva è coltivata ad alberello, il vino affina 9 mesi in botti di rovere.
Una bella espressione di Rossese di Dolceacqua a 18 anni dalla vendemmia, colore granato, sfodera un mix di frutta di sottobosco macerata, spezie e composte note terziarie, cuoio, tabacco da pipa integrato con il frutto, chiude di gran pulizia e particolarità.
Il peso energico degli anni.

4. La Fralluca Cabernet Costa Toscana Franc Toscana Igt 2016
Da uve cabernet franc allevate su suolo alberese in biologico e raccolte a mano dal vigneto “le piche”, la fermentazione in acciaio è seguita da una maturazione in legni di varie dimensioni per 18 mesi.
Nasce in un areale marinaro, la Maremma del Suvereto, il naso ha una grande sensualità, è tipico del vitigno con sensazioni vegetali di peperone, bosso, foglia di pomodoro, fresco frutto rosso e nero, ha bel sorso dal tannino integrato ed è saporito.
La franchezza nel bicchiere.

5. Fattoria Le Terrazze Visions of J. Conero Riserva Docg 2015
Le uve anconetane selezionate di montepulciano sono lasciate maturare in vigna finché non trovano la loro assoluta piena espressione qualitativa. Dopo la fermentazione eleva in barrique per circa 24 mesi e in bottiglia per almeno altri 12/18 mesi. Il nome del vino nasce da una canzone di Bob Dylan, cantautore amato dal marito di Georgina Antonio Terni, titolare dell’azienda.
Bel colore rubino fitto, naso di registro con fiori rossi freschi, frutto rosso pieno, quasi croccante, note erbacee calibrate, perfetta la fresca espressione gustativa, ha sorso orizzontale, ricco e nello stesso tempo equilibrato, piacevolissimo.
La bilancia gustativa perfetta.

6. Montecorvino Ceviano Trebbiano Lazio Igp 2020
Da una vigna di quasi 50 anni, il vino è prodotto da uve Trebbiano nei vigneti ai piedi dei Monti Lepini in provincia di Latina. E’ un bianco che ben rappresenta il terroir di provenienza, dotato di una freschezza minerale che ne facilita la beva, ha naso composto, margherite bianche e gialle, lievemente erbaceo, note di magnolie, il sorso ha piacevoli note di camomilla e sensazioni sapide importanti, intenso finale di succo di limone salino.
Rustica progenie.

7. Tenuta Moreri Guzman Mamertino Rosso Riserva Doc 2019
In località Moreri nel territorio di Patti nasce il Mamertino, una denominazione che affonda le radici nell’antichità, il popolo dei Mamertini produceva questo vino descritto da Plinio e amato da Giulio Cesare. Nero d’Avola e Nocera maturano in barrique di rovere francese per circa 20 mesi. Colore rosso cupo, sprigiona sottobosco, flogliame, corteccia, humus, bello da bere con la bocca ricca di frutto, tannino fitto, ed ha lunga freschezza fruttata.
Vino in divenire.

8. Federico Curtaz Il Purgatorio Etna Rosso Doc 2017
Il Purgatorio nasce da nerello mascalese e cappuccio provenienti da vigneti antichi cresciuti su depositi vulcanici risalenti a circa 15000 anni fa. il vino ha un’espressione franca con naso di gran registro, piccoli frutti rossi, chiodi di garofano, sentori di macchia mediterranea. Il sorso è dimensione liquida di frutto e freschezza, il tannino è di grande nobiltà, intrigante la chiusura di lunghezza.
L’eleganza del vino.

9. Saraja Vermentino di Gallura Superiore Docg 2020
Il vermentino allevato a Telti – Calangianus (Olbia) su terreno franco sabbioso di origine granitica ad argilloso/sabbioso con forte presenza di pietre quarzifere costituite da minerali come il quarzo, su una matrice di base che va dalla una grana fine alla struttura vetrosa.
Dal bicchiere un bel naso di frutto sapido e dolce, pesca bianca e pera, erbe fini, timo, salvia, freschezza immediata di dimensione salmastra anche al sorso, di lunga scia gustativa
Salinità isolana.