Spazio alle aziende di tutto il mondo, dagli Usa alla Francia, dalla Nuova Zelanda all’Argentina, dal Portogallo all’Australia, con un podio 2/3 spagnolo che vede il brand storico Familia Torres al primo posto, seguito nel podio dall’argentina Catena ed al terzo posto dalla spagnola Vega Sicilia.
Antinori primeggia tra le aziende italiane, segue Planeta, non potevano mancare le storiche Frescobaldi, Gaja, Sassicaia e Tignanello . Si dovrebbe aggiungere che questi “esperti”, tra cui buyer, sommelier, grossisti, proprietari di bar, Masters of Wine, scrittori ed educatori provenienti da 48 paesi diversi, non sanno distinguere un vino da un’azienda, quindi premiano Sassicaia, che è della cantina Tenuta San Guido, nonché Tignanello che è di Antinori (allora c’è da fidarsi? Tranne che come “Brand” considerino il marchio e non la cantina, ma comunque avrebbe senso premiare 2 volte Antinori?).
Questi sono i nomi dei brand italiani che fanno parte della classifica “The World Most Admired Wine Brands 2021”, svelati con la pubblicazione dell’inserto del magazine britannico, che diversamente dai programmi passati, non è stato possibile presentare nell’edizione annuale dell’evento ProWein per via della pandemia.
Il magazine britannico Drinks International, sorta di Guida Michelin del buon bere, premia le 50 aziende che si distinguono nel mondo, una classifica resa particolarmente prestigiosa (?) dai voti di professionisti del settore di tutto il mondo, chiamati ad esprimere i loro giudizi in base ad alcuni parametri come posizionamento di prezzo, alla capacità del vino di esprimere il territorio d’origine, il livello di professionalità nel marketing e nel packaging ecc.

Nella top 10 troviamo Antinori, azienda che si dedica infatti alla produzione vitivinicola da più di seicento anni, da quando, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell’Arte Fiorentina dei Vinattieri. In tutta la sua lunga storia, attraverso 26 generazioni, la famiglia degli Antinori ha sempre gestito direttamente questa attività, intraprendendo scelte innovative e talvolta coraggiose, e sempre mantenendo inalterato il rispetto per le tradizioni e per il territorio. Oggi la società è diretta dal Marchese Piero Antinori, con il supporto delle tre figlie Albiera, Allegra e Alessia, tutte coinvolte in prima persona nelle attività aziendali. Ed unica realtà italiana a contare due brand tra i primi 50 al mondo, visto che al 49simo posto c’è anche il Tignanello, che come detto è un vino e non un’azienda, uno dei gioielli della famiglia Antinori.

Planeta, nome che ha segnato invece la storia del rinascimento del vino siciliano, è il marchio in maggiore ascesa per “The Most Admired Wine Brands 2021“. Fondata agli inizi degli anni Novanta da Diego Planeta, l’azienda oggi è guidata da Alessio, Francesca e Santi Planeta. I vini vengono prodotti in numerose tenute della Sicilia: Menfi, Noto, Vittoria, Capo Milazzo, Etna. Planeta nella prestigiosa graduatoria britannica ha ottenuto la migliore performance rispetto al 2020. Attualmente occupa il 17simo posto nella classifica su 50 delle più rinomate aziende di tutto il mondo, scalando ben 22 posizioni dall’anno scorso.
“Siamo felici e orgogliosi del risultato ottenuto – afferma Alessio Planeta – perché di questa classifica fanno parte aziende che per noi sono sempre state veri punti di riferimento. Il nostro obiettivo sono le future generazioni e se pensiamo a loro non possiamo che impegnarci sulla sostenibilità al fine di migliorare i nostri territori.”
Altro nome che è storia del vino italiano, quello di Frescobaldi che si posiziona al 24simo posto. Una famiglia fiorentina dedita da trenta generazioni e da ben 700 anni alla produzione di grandi vini, con il costante obiettivo di essere tra i più prestigiosi produttori toscani. Nel 1855, per primi in Toscana, piantano il cabernet sauvignon, il merlot, il pinot nero e lo chardonnay, nelle tenute di Nipozzano e di Pomino. Nel 1894 costruiscono a Pomino, località non lontana da Firenze, la prima cantina italiana capace di sfruttare la naturale gravità per il travaso dalle botti e si distinguono, nello stesso periodo, per l’introduzione del “vigneto specializzato”.

La new entry più clamorosa, è quella di Gaja che si inserisce nella classifica bretone al 26simo posto. Il proprietario Angelo Gaja, insieme al costante supporto della moglie Lucia e dei figli Gaia, Rossana e Giovanni, è riuscito ad affermare l’azienda vinicola in tutto il mondo, grazie a un impegno e a una visione che hanno letteralmente plasmato non solo i vini Barbaresco e Nebbiolo, ma tutto il mercato enologico degli ultimi decenni.
Non poteva sicuramente mancare un’altro gioiello dell’enologia italiana, infatti al 40simo posto troviamo il brand Sassicaia della Tenuta San Guido. Il nome della Tenuta San Guido è inestricabilmente legato alle origini di questo celebre vino, attualmente considerato uno dei più apprezzati al mondo. Dal 1968, anno in cui è stata commercializzata la prima annata, il Sassicaia ha raggiunto a livello mondiale una fama inaspettata, crescente di anno in anno.
Tutte prestigiose aziende di grandi famiglie del vino italiano, che, insieme ad altre, hanno portato in alto, negli anni, la reputazione dell’Italia del vino nel mondo, dove continuano a mantenerla tale, a beneficio non solo delle loro aziende ma di tutto il comparto enologico italiano che in questi ultimi anni è cresciuto moltissimo.
Desta comunque stupore che in 50 marchi più apprezzati al mondo con ci sia nessuno Champagne e non ci si dica che Familia Torres sia più conosciuto di Moet & Chandon, tanto per dirne uno.
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