Divinea ha pubblicato il nuovo report Enoturismo e Vendite direct-to-consumer 2023 in merito all’affluenza registrata nel 2022 nelle cantine italiane, tracciando anche il profilo del wine lover tipo.

Il 73,8% di chi vive un’esperienza di visita in cantina acquista, al termine di essa, almeno una bottiglia di vino. E, nel 2022, le vendite dirette al consumatore risultano in crescita rispetto al 2021, così come gli investimenti in innovazione digitale e strumenti di raccolta dati. Minore è, invece, l’intervallo tra la prenotazione della visita e il giorno effettivo dell’evento.

Tuttavia anche la passione per il mondo di Bacco fa i conti con la crisi e l’inflazione: è in lieve flessione lo scontrino medio rispetto all’anno precedente. Questi i dati più significativi della nuova pubblicazione del “Report Enoturismo e Vendite direct-to-consumer 2023” realizzato da Divinea, monitorando circa 300 cantine clienti. L’azienda vinicola, sottolinea Roberto Villa, Cmo e Digital Expert di Divinea, “è in assoluto il miglior luogo per vendere vino ai privati e, contestualmente, il momento più efficace per la raccolta delle informazioni dei clienti è quando c’è il massimo coinvolgimento reciproco, ovvero durante e dopo un’esperienza in cantina”.

Tuttavia, precisa il report, solo il 31,8% delle cantine riceve i visitatori anche la domenica, che potenzialmente è una delle giornate preferibili per i clienti privati. Il 95,1% delle esperienze sono anche in lingua inglese, ma solo il 7,5% dei siti web consente di prenotare una visita pagando anticipatamente online. In lieve diminuzione invece il costo dello scontrino medio delle prenotazioni enoturistiche nel 2022 (euro 82,7, ovvero -3,3% rispetto agli 85,5 euro del 2021). Il trend del prezzo medio per persona di una singola esperienza è, tuttavia, in continua crescita. Solo una proposta su cinque ha un prezzo inferiore ai 20 euro, a conferma che le aziende stanno sempre più valorizzando il loro tempo. Mentre la maggior parte delle proposte sono concentrate nella fascia tra i 20 ed i 50 euro a persona, sono in forte crescita le esperienze premium, che costano quindi tra i 50 ed i 100 euro, e rappresentano il 18,9% del totale, mentre quelle con un prezzo per persona superiore ai 100 euro sono il 5,5%. Il tempo che intercorre tra la prenotazione e la visita in cantina è di 12 giorni.

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Il marketing online, conclude l’indagine, resta ancora un canale da sviluppare. Guardando al budget medio investito mensilmente, si osserva come quasi il 60% delle aziende metta un valore inferiore a 200 euro, di cui il 23,5% non investe alcun budget per promuovere il brand.

Divinea traccia anche il profilo del wine lover tipo: la fascia di età più gettonata è quella 25-34, che rappresenta 1/3 del totale, con la fascia dei giovani tra 18 e 24 anni che nel 2022 sale al 22,8%, seguita dalle persone tra i 35 e i 44 anni, che sono il 21,2% di chi prenota. Le prenotazioni da parte del pubblico femminile, nel 2022, sono state il 58,4%, in calo rispetto all’exploit del 66% del 2021, ma restano pur sempre più degli uomini. Salgono anche i visitatori ricorrenti, ovvero quelli che sono tornati a far visita alla stessa azienda nel corso dell’anno, che quest’anno sono stati il 3,9%. Tra le prenotazioni avvenute fuori dall’Italia, la maggior parte sono pervenute dagli Stati Uniti (22,9%). Seguono Germania (11,7%), Olanda (10,5%), Gran Bretagna (8,9%) e Svizzera (5,9%).

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