Al ristorante “Il Bavaglino” di Terrasini(Pa) brilla da otto anni la stella Michelin di Giuseppe Costa, il quarantenne chef nativo di Alcamo e adottivo di Montelepre (Pa) che sorprende con i suoi piatti di grande originalità.
Giuseppe Costa, appena diplomato all’alberghiero di Trapani, ha immediatamente sentito il bisogno di allargare le sue vedute ed ha iniziato il suo percorso di crescita che lo ha portato a confrontarsi con grandi realtà, il ristorante “Maremma” per una consulenza di Heinz Beck, poi in costiera amalfitana al “Rosselinis” due stelle Michelin con lo chef Pino Lavarra, a Trento, nel ristorante “Scrigno del Duomo” con lo chef Alfredo Chiocchetti, a Milano dallo chef Carlo Cracco, due stelle Michelin, fin al ritorno in Sicilia e all’affermazione del suo ristorante stellato.

Sono stato a cena al Bavaglino, e tra i piatti interessanti del suo percorso di degustazione, lo chef mi preparato un piatto di grandissimo fascino, il “Mangiaebevi di rana pescatrice limone e cipollotto“, piatto intrigante caratterizzato da un’esplosione di aromaticità, di pienezza gustativa e da un bel gioco di sapidità.
Ho provato a realizzare un abbinamento apparentemente azzardato, sposare il piatto con un vino da uve frappato, il Laetitya ’20 di Casa Grazia.
Questo vino nasce nello scenario della Riserva Naturale protetta del Lago Biviere a Gela in provincia di Caltanissetta, le uve frappato sono frutto di un terroir composto dal particolare microclima del più grande lago costiero salato della Sicilia, e da i terreni, sabbiosi e calcarei.
Il sorso del Frappato Laetitya è fresco e dinamico, ricco di fragoline di bosco, lamponi, e note speziate di pepe rosa, un ottimo il connubio con l’intensità gustativa del piatto, ricco di tendenza dolce del pesce e del cipollotto, di freschezza del limone, e di persistenza gusto-olfattiva in sapidità.
Una mirabile fusione di sapori, a riprova del fatto che il giusto vino rosso abbinato con il pesce può essere una carta vincente.