Un progetto davvero rivoluzionario quello promosso dall’Associazione Donne del Vino nato con lo scopo di educare e formare nuove professionalità nel mondo della ristorazione.
Storie, dati e prospettive del progetto D-Vino sono stati presentati venerdì 25 novembre in conferenza stampa a Palermo, nella sede di Assovini Sicilia, dalla delegazione Donne del Vino Sicilia.
Guidata da Roberta Urso, l’Associazione Donne del Vino Sicilia che ha dato vita al progetto nell’Isola, riunisce settanta socie tra giornaliste, sommelier, produttrici, enologhe ed agronome. “Il metodo didattico è semplice ma rivoluzionario – dichiara Roberta Urso–tante testimonianze dirette da parte delle socie, una didattica basata su esempi concreti permettendo loro di scoprire sbocchi professionali – specialmente nei settori nuovi come l’enoturismo, la comunicazione digitale, il wine management. Nel nuovo anno accademico 2022/23, oltre allo storytelling della propria attività in aula, gli studenti avranno la possibilità di visitare le aziende, stimolando ancora di più la curiosità e la scoperta del meraviglioso modo del vino, che è soprattutto cultura“.
Dopo i saluti istituzionali di Laurent Bernard de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia, Carolina Varchi vicesindaco di Palermo, ha sottolineato l’impegno del Comune di Palermo a supporto di tutte le iniziative che rientrano nella formazione enogastronomica.
A seguire l’intervento di Donatella Cinelli Colombini presidente dell’Associazione Donne del Vino, da sempre attiva nel settore vitivinicolo, e fondatrice del Movimento Nazionale Turismo del Vino, che ha illustrato ai presenti l’originale format del progetto.
“Le Donne del Vino in Sicilia hanno avuto un ruolo determinante nella sperimentazione del Progetto D-vino. Sono state pioniere di un nuovo modo di insegnare e far capire il vino ai giovani.- afferma Donatella Cinelli Colombini– .Con le colleghe di Emilia Romagna e Piemonte hanno letteralmente inventato il format che verrà usato in tutta Italia e che prevede la testimonianza. Hanno condiviso con gli studenti degli istituti alberghieri e turistici le loro esperienze professionali di produttrici, ristoratrici, enotecarie, giornaliste, sommelier, mostrando loro come il settore enologico offra sbocchi di lavoro e riguardi un prodotto pieno di fascino perché naturale e sempre diverso“.
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Dalla sperimentazione alla valutazione didattica, c’è un nuovo inizio per il Progetto “D-Vino”, accolto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che, dal prossimo anno, sarà esteso almeno in un istituto di settore in tutte le regioni dove è presente una delegazione dell’associazione. Il ruolo di capofila rispetto al Ministero, ha sottolineato Antonietta Mazzeo, delegata DDV dell’Emilia Romagna, è dell’istituto “Lazzaro Spallanzani” di Modena guidato dal dirigente scolastico Maura Zini.
“Educare e formare nuove professionalità nella ristorazione e nell’enoturismo” è la mission del Progetto D-Vino, un obiettivo che risponde alla domanda di maggiore professionalità nel settore enogastronomico. In Sicilia, sono tre gli Istituti alberghieri che hanno già aderito al “D-Vino”: l’Istituto “Florio” di Trapani, “Danilo Dolci” di Partinico “Karol Wojtyla” di Catania.
Presieduto dal dirigente scolastico Pina Mandina, l’Istituto “Florio” di Erice ha partecipato all’iniziativa pilota diventando il primo liceo nell’Isola dedicato alla comunicazione e alla cultura enogastronomica in partnership con il Dipartimento di semiotica dell”Università di Palermo, Kaunas e Sofia.
A stimolare la curiosità degli studenti, sono state le giornate in cantina attraverso il racconto di tutti gli step della produzione del vino, dalla vendemmia alla vinificazione, dall’imbottigliamento alla distribuzione fino gli abbinamenti eno-gastronomici.
L’azienda Fazio Wine, guidata da Lilly Fazio, vicepresidente di Assovini Sicilia, ha fatto da apripista agli stage lavorativi collegati al progetto. Se lo storytelling è un linguaggio “rivoluzionario” che cattura l’interesse degli studenti, è sicuramente la degustazione uno dei momenti più attesi, come ha evidenziato Maria Antonietta Pioppo, giornalista e Wine master Sommelier DDV Sicilia, che ha guidato le degustazioni all’istituto “Florio” di Erice. Infine, uno degli obiettivi più importanti del Progetto “D-Vino” è favorire il consumo responsabile fra i giovani e contrastare il fenomeno del binge drinking.