Interessante l’appuntamento “Taste the difference, dalle parole ai fatti” che Vinventions ha organizzato presso il Santoro Country House di Rovittello-Castiglione di Sicilia con l’intento di conoscere, approfondire e testare con mano la qualità e l’impegno ambientale che ogni giorno mette in campo per i suoi prodotti.

L’evento organizzato da Delfio Faraci, propretario di Enoiltech (punto di riferimento in Sicilia per la fornitura di prodotti, macchinari, servizi e assistenza per la produzione di vino, olio, conserve e birra) e Pietro Pulizzi, responsabile Vinventions Sicilia in collaborazione con Vinventions Italia ha visto una prima parte dei lavori dedicata all’approfondimento tecnico sull’importanza delle chiusure delle bottiglie come strumento enologico e all’impegno dell’azienda nel rendere le proprie chiusure performanti e sostenibili.

Presenti Fabrizio Sani sales manager Italia, Antonino Mirabile responsabile tecnico Enoiltech e Antonino La Placa direttore commerciale Vinventions Italia e Sud-Est Europa che ci ha parlato dell’azienda e dei suoi progetti: “Molti conoscono l’azienda come Nomacorc da “Noel Marc” ovvero il nome del fondatore ma dopo diversi studi e ricerche abbiamo deciso di creare un’azienda ombrella che si chiama Vinventions che vuol dire “vino e innovazione”. Oggi Vinvention è infatti il nome dell’azienda, Nomacorc è quello di un brand. Così, proprio in tema di innovazione abbiamo deciso di creare la prima chiusura al mondo certificata carbon neutral prodotta da origine vegetale da canna da zucchero”.

L’azienda infatti, ha realizzato negli ultimi anni diverse tipologia di chiusura sostenibili, da Nomacorc Green Line e Blue Line, ai tappi micro-naturali SÜBR (privo di poliuretano e senza sapore di tappo), i tappi innovativi a vite Vintop e la linea Wine Quality Solutions composta da analizzatori, apparecchiature e servizi progettati per offrire un controllo qualità del vino in tempo reale.

Inoltre, la nuova Nomacorc Green Line offre chiusure adatte a tutti i segmenti di mercato: dal popular premium (Smart Green) al premium (Classic Green) al super premium (Select Green) fino al top premium (Reserva).

Nomacorc Green Life, diverse tipologie di tappi

Come per tutte le chiusure Nomacorc, i nuovi Classic Green e Smart Green sono completamente TCA-free (sostanza chimica responsabile del sapore/odore di tappo nel vino chiamata tricloroanisolo) e sono al 100% privi di colle, così da garantire l’assenza di alcun tipo di contaminazione o di sapore sgradevole derivante dalle chiusure.

Un’altra importante novità presentata riguarda la prima chiusura per vini al mondo prodotta riciclando plastica raccolta nelle zone costiere e destinata a finire negli oceani: Ocean Bound Plastic. Donnafugata, storica cantina siciliana che vanta un costante impegno nella sostenibilità ambientale e sociale, è stata la prima ad usare il tappo Nomacorc Ocean sul proprio vino Damarino. “Una collaborazione fondata sulla condivisione degli stessi valori per la sostenibilità ambientale dichiara Nino Santoro, enologo della cantina presente all’eventocosì da offrire al consumatore finale la possibilità di contribuire, attraverso le loro scelte, alla salvaguardia degli oceani”.

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Testimonianza diretta dell’alta qualità dei prodotti Vinventions è stata anche la presenza di Emanuele Pelizzatti Perego produttore e patron dell’azienda vitivinicola ARPEPE, in Valtellina. Una famiglia di viticoltori che da oltre 150 anni si dedica con passione alla coltivazione del Nebbiolo e che crede nella tradizione, nell’innovazione e nei principi della sostenibilità ambientale adoperata attraverso tecniche e strumentazioni idonee.

Singolare è stata poi la seconda parte dell’evento che ha visto protagonisti i vini tappati con le chiusure Nomacorc nell’ambito di una degustazione supportata dai sommelier della delegazione Ais Jonico-Etnea e condotta dal primo Master of Wine italiano Gabriele Gorelli, ambasciatore di Viventions che ci ha permesso di apprezzare quanto il ruolo delle chiusure sia importante nel definire l’evoluzione di un vino.

“Conosco Vinventions da diversi anni, avendone seguito da vicino l’evoluzione dichiara Gabriele Gorelli MW – Condivido l’approccio con cui l’azienda si orienta per permettere una maggiore valorizzazione del vino, l’attitudine alla relazione umana e soprattutto al rispetto dell’ambiente”.

Obiettivo è stata la comparazione di sei bottiglie di vino dello stesso lotto e annata con tappi differenti per permeabilità così da comprendere al meglio quali sono gli effetti e le differenze organolettiche tra le diverse soluzioni di chiusura.

Vinventions, degustazione comparativa

In degustazione, ARPEPE Stella Retica 2015 Valtellina Superiore Sassella Docg (4 le modalità di chiusura: tappo microagglomerato 30, nomacorc reserva, sughero monopezzo, nomacorc select green 500), un Catarratto del 2021 (nomacorc reserva, tecnico microagglomerato 5, Subr f7, selet green 100), un Nero d’Avola 2022 (nomacorc blue classic, nomacorc reserva, tecnico microagglomerato 2, tecnico microagglomerato 10), Chianti Classico 2018 Casanuova di Nittardi Vigna Doghessa. Vini serviti in calici Rastal provenienti da una nuova linea in commercio.

Tappi diversi con lo stesso tenore d’ossigeno la cui differenza proviene solo dalla chiusura percepibile a livello visivo e soprattutto gusto-olfattivo. Un esempio proviene dalla prima etichetta in esame: il primo campione con tappo microagglomerato al naso risulta poco nitido e in bocca si avverte una nota “amara” con tannini molto fitti e graffianti, il secondo con chiusura nomacorc reserva al naso si apre inizialmente con pochi sentori percepibili ma con il tempo inizia a mostrare tutto il suo ampio bouquet in bocca invece, si presenta pulito con una notevole freschezza e tannini ben gestiti. Il terzo chiuso con sughero monopezzo mostra ampi sentori olfattivi ma al palato i tannini diventano più morbidi con un maggior grado di evoluzione; il quarto campione di vino degustato invece, chiuso con nomacorc select green 500 presenta un colore che vira al granato, al naso prevalgono note di frutta matura e tannini decisamente morbidi e avvolgenti.

Un esperimento che ha messo in luce l’importanza della gestione dell’ossigeno (si parla di tenori d’ossigeno) e soprattutto di come, in base alla tipologia di tappo impiegato, cambia totalmente l’espressione del vino nel bicchiere; dalla versione più chiusa a livello olfattivo-gustativo a quella che si rivela il giusto compromesso in termini di eleganza e in perfetto equilibrio con l’utilizzo dei tappi della linea Nomacorc. Tutto dipende dalla scelta e dalla filosofia che intende perseguire l’azienda vitivinicola.

Un modo se possiamo definirlo rivoluzionario nel mondo vitivinicolo che consente ai consumatori di assaggiare il vino proprio come è stato pensato dall’enologo.

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