Mercato della FIVI 2022

Grande successo per l’undicesima edizione della FIVI all’Expo di Piacenza, il Mercato dei Vignaioli Indipendenti torna con un’edizione da record.

Ben 873 vignaioli e vignaiole, 24.000 gli ingressi registrati nei tre giorni in cui si è potuto comprare e parlare con i vignaioli scoprendo le varie realtà di chi porta avanti il mondo vitivinicolo in modo indipendente, dalla campagna alla cantina, fino alla vendita.

Quest’anno sono stati usati tutti e tre i padiglioni disponibili del Piacenza Expo per i vignaioli, con 2 ingressi distinti per i visitatori e due punti per la distribuzione dei carrelli, inoltre è stata allestita all’esterno la struttura che ha ospitato l’area food.

In primo piano abbiamo tutte le regioni italiane e le associazioni dei Vignaioli Indipendenti della Slovenia e Bulgaria, ma anche la Federazione degli Olivicoltori Indipendenti.

Il Mercato FIVI è un evento per tutti, non solo per gli addetti del settore, esperti e appassionati, ma anche per i vignaioli stessi. Ogni anno le cantine si trovano sempre in postazioni diverse, mescolate tra di loro, in modo da conoscersi sempre di più e dare la possibilità agli avventori di disorientarsi e trovare realtà che non avevano in programma.

Il Mercato dei Vignaioli Indipendenti è un incontro di amici e famiglia che attendono rivedersi dopo un anno, stesso posto, stesso fine settimana, trovando spazio anche nei vari ristoranti piacentini per le cene.

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Vini di Francesco Brigatti

Cantine che si conoscono da anni come Ada Nada di Elvio e Annalisa, cantina di Treiso con ottimi vini, non solo Barbaresco, ma anche Spumanti Metodo Classico e Sauvignon. Nicola di Siro Merotto nella zona Valdobbiadene che fa apprezzare le sue degustazioni con giochi che intrigano gli avventori insieme alle cantine Crodi e Sandrin con i rifermentati Col Fondo. Paolo Percivalle in Oltrepò con varietà come il Riesling Renano e il Merlot. Cantine più recenti come Colle del Bricco dove Matteo ha trovato la giusta formula per i suoi vini, da provare il Pinot Nero Ikaros con struttura e persistenza. In Sicilia sull’Etna abbiamo Palmento Costanzo con vini da terreni vulcanici unici e con viti prefillossera.

Nuove scoperte nella zona Asti come Cascina La Badia con uno Chardonnay molto avvolgente, sulle Colline Novaresi invece troviamo Francesco Brigatti con i suoi vini a base di Nebbiolo detto Spanna, Cesconi del Trentino con la Nosiola secca. Bianchi freschi, di corpo e minerali per le cantine Fosso degli Angeli della Campania e Komic del Friulia Venezia Giulia.

Un saluto e ringraziamento speciale alle 31 cantine presenti di Piacenza che ogni anno aumentano sempre di più e si impegnano a portare avanti una realtà di passione e crescita.

Sono stati tre giorni intensi, passati velocemente a lavorare allo stand di Fattoria Nannì, cantina delle Marche ormai conosciuta per il suo Verdicchio dei Castelli di Jesi, e tra le cantine a cercare nuove proposte, zone ed emozioni, perché ogni vignaiolo vi racconterà la sua storia, la passione e soprattutto il frutto del duro lavoro che c’è dietro una bottiglia di vino.

Molto apprezzato è l’impegno dei vignaioli per il futuro e la sostenibilità del territorio esprimendolo attraverso la maglietta FIVI 4 FUTURE.

Quindi per l’anno prossimo preparatevi una scaletta di quello che volete provare per poi perdervi nella magia della FIVI e vedrete che sarà un’esperienza indimenticabile.

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