Sugli scudi la Valpolicella del mondo del vino. Il Consorzio Tutela Vini Valpolicella rileva una forte crescita nel suo comparto enologico per le vendite 2021. L’Amarone si conferma in testa con un incremento pari al 24%.
È di oltre il 16%, infatti, l’incremento rispetto all’anno precedente e fa il paio col dato dell’imbottigliato che sfora di poco il 15%. Aumenta anche il dato della produzione della Valpolicella che censisce un ampliamento dell’8,6% a fronte di un allargamento del 2% dell’estensione dei suoi vigneti, oggi fermo a 8.573 ettari.
Da quanto rilevato dalle analisi di Nomisma Wine Monitor per il Consorzio Valpolicella emerge anche il dato di ben il 31% di incremento per la domanda del mercato interno nazionale e di un +8% sull’export dovuto soprattutto all’aumento dei prezzi medi delle bottiglie.
Gli aumenti del 2021, in realtà, erano più che attesi dal momento che il duro colpo della pandemia e le ovvie e conseguenti restrizioni sanitarie avevano fatto registrare per la Valpolicella un decremento di circa il 10% sulle vendite dentro i confini italiani rispetto al 2019.
Il re del mercato è senza dubbio l’Amarone della Valpolicella che spopola dalle Alpi al Mediterraneo facendo segnalare un +39% a fronte di un aumento medio nazionale di vendite del 24%. Ottima la performance anche per l’export, dove si rileva un +16%. Sono Usa (+27% di domanda), Canada (+22%) e Svizzera, assieme a UK (+18%) e Germania (+17%), infatti, che acquistano ben oltre il 60% delle bottiglie di Amarone vendute.
«I risultati confermano l’ottimo stato di salute di una denominazione che ha saputo reagire nel migliore dei modi all’emergenza – dice Christian Marchesini, presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella. Il lavoro, però, non è finito, soprattutto relativamente alla promozione del nostro vino identitario. Per questo valore, qualità e rilancio del Valpolicella saranno al centro della politica del Consorzio anche quest’anno”.
Buone performance anche il Valpolicella Ripasso che registra +15%, percentuale media tra il +34% del mercato italiano e il +5% del suo export a fronte di un prezzo rimasto inalterato rispetto al 2020. È il Canada a richiederlo maggiormente facendo segnalare il 22% delle vendite. Poi UK, Svezia e la Germania che da sola vede un incremento di acquisto di Ripasso del 44% in un anno. Aumentano anche Usa (+24%) e Danimarca (+19%). Si riduce di poco, invece, la percentuale in Norvegia.
Meno ottimistico il dato per il Valpolicella: +1,2% a fronte di un +3% in volume. L’export, invece, fa un balzo indietro del 4%.
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