#image_title

Ottima la performance dei vini siciliani alla 55° edizione del Vinitaly che hanno mostrano un trend qualitativo in continua ascesa.

E’ stata una bella edizione quella di Vinitaly 2023 sia in termini numeri sia qualitativi, si è chiusa con 93 mila presenze complessive, di cui 29.600 straniere. La crescita rispetto all’ultima edizione è stata quasi determinata dagli ingressi di buyer esteri (+20% circa) provenienti da 143 Paesi, che in questa edizione hanno rappresentato un terzo del totale degli operatori accreditati.

L’analisi della Sicilia al Vinitaly
E’ costante la crescita qualitativa dei vini siciliani, sono state poco meno di 150 le cantine siciliane quest’anno presenti tra padiglione 2, FIVI, Vinitalybio ed altre inserite in varie aree. Il vigneto Sicilia di circa 97.000 ettari è il più biologico d’Italia con oltre 26.000 ettari, è ricco di una moltitudine di vitigni: i Catarratti, riuniti in un’unica varietà, hanno una presenza complessiva di circa il 33% della superficie vitata regionale, il Nero d’Avola il 15% circa, il Grillo 8,5% circa.

Dopo i tantissimi assaggi, sia nelle masterclass che ho condotto, sia nei vari stand l’aspetto da sottolineare è che, in generale, le uve che danno origine ai diversi vini sono sempre più valorizzate rispettando le loro peculiari caratteristiche, dai bicchieri emerge la giusta freschezza più calibrata con il frutto.
Tantissimi i bianchi nei quali l’acidità è sorretta da adeguata struttura, finalmente la riconduzione al territorio d’origine ed al vitigno non è più merce rara.
Si conferma l’aumento della presenza dei vini rosati da tutti i vitigni e zone della Sicilia, dai colori flebili sempre meno intensi, profumati e molto intriganti.
I rossi giovani tutto frutto sono sempre più precisi ed accattivanti, quelli con qualche anno in più che affinano in legno, nella maggior parte dei casi, mostrano un’ottima fusione con gli aromi secondari ed un importante lunghezza di beva.

Ho scelto 20 vini tra i più interessanti, tra nuove etichette e nuove annate in varie tipologie, vini che rappresentano qualitativamente tutta la Sicilia del vino, dalle grandi aziende sino alle più piccole, dai vini di pronta beva a quelli di grande evoluzione.
Oltre alla descrizione dei vini, anche i volti di chi li produce. Gli assaggi sono elencati in ordine di tipologia e aziende.

Gianfranco Lombardo con Sualtezza 650 Rosè

Tenute Lombardo Spumante Sualtezza 650 Rosè (Cl), fresco metodo charmat rosato da nero d’avola, ricco di sensazioni floreali di rosa, fragoline di bosco, lamponi, ciliegie ed erbette mediterranee. Dal sorso teso e lungo. Non ha caso ha trionfato con la Medaglia d’Oro al recente Concours Mondial de Bruxelles sezione vini Rosè.

Graziano Nicosia con Maria Carella

Intrigante per finezza ed eleganza il Nicosia Sosta Tre Santi Etna Doc Metodo Classico Sessanta Mesi (Ct) da nerello mascalese. Bello il naso ricco di calibrate sensazioni di crosta di pane, floreali di acacia, fruttate di pesca e ananas, il sorso è fresco, cremoso e persistente.

Benedetto e Anna Alessandro

Generazione Alessandro Vignazza Etna Rosato Doc 2021, è un’anteprima Vinitaly sarà sul mercato nel prossimo autunno, profuma di muschio, fragola, ciliegia e menta, spezie finemente dolci, gran sorso dinamica e lungo.

Carmelo Bonetta con il suo Laluci Grillo 2022

Splendida annata del Baglio del Cristo di Campobello Lalùci Grillo 2022 Sicilia Doc (Ag), naso con nette sensazioni di mela, melone bianco, erbette aromatiche, note agrumate e minerali, sorso ricco di frutto e spezie in persistenza aromatica intensa.

I fratelli Brugnano con Lunario Grillo 2022

Brugnano Lunario Grillo 2022 Sicilia Doc (Pa) ha naso varietale di gelsomino, ginestra, pera, pesca bianca e note erbacee, bello da bere per il sorso vibrante e dinamico.

Marilina Paternò con il suo Sketta 2021

Cantina Marilina Sketta Grecanico 2021 (Sr), davvero unico e particolare questo grecanico, dal naso composto su toni floreali di ginestra, pesca gialla, erbe di campo e pepe bianco. Bocca piena e poliedrica, fresca, sapida e lunga.

L’enologo Tonino Guzzo e Salvatore Messina di CVA

Vino di spessore il Cva Canicattì 1934 Grillo-Chardonnay 2021 Sicilia Doc (Ag), la fermentazione dello chardonnay avviene in barriques. Mostra note floreali di ginestra, fruttate di mela, pesca e banana, poi erbette mediterranee e spezie dolci. Ha beva, dinamica ed avvolgente coniugando acidità, morbidezza e lunghi ritorni gusto-olfattivi nel finale agrumato.

Lilly Fazio con Aegades Grillo

Fresco e sapido il Fazio Aegades Grillo Erice Doc 2022, con vividi aromi di zagara, mela e pera, ed erbe aromatiche e fieno. Bocca piena e coerente.

Mario di Lorenzo con il Chara

Godibile il Feudo Disisa Chara 2022 Sicilia Doc (Pa) composto da catarratto e inzolia, ha floreale di ginestra, pera e pesca bianca, macchia mediterranea e ritorni agrumati, sorso vibrante di lunga scia sapida.

Marco, Federica, Bruno e Sergio Fina con il loro Kikè

Il Fina Kikè 2022 Sicilia Doc (Tp) da traminer aromatico e sauvignon blanc, è ricco ed esuberante al naso tra zagara, pesca bianca, mango, ananas, note vegetali e sensazioni agrumate. Assaggio pieno, fresco di persistenza lievemente salina.

Giacomo Funaro con il Grillo Riserva 2021

Funaro Collezione di Famiglia Grillo Riserva 2021 (Tp), versione di grillo con affinamento 12 mesi in botte grande. Ha gran finezza olfattiva spaziando tra gelsomino e margherite, melone e pesca gialla, pompelmo e spezie dolci. Bello il sorso pieno con giusta sapidità e persistenza.

Francesco Spadafora ed il Principe G

Intrigante il Principi di Spadafora Principe G 2021 (Pa), piena e fresca espressione fra frutto e belle note minerali, è intenso e lungo al palato, di gran prospettiva.

Alberto Tasca con il Grillo Mozia 2022

Bellissimo millesimo per il Tasca d’Almerita Fondazione Witaker Mozia Grillo 2022 (Pa), olfatto di glicine, origano, pesca bianca, susina e agrumi, bocca piena intensa, sapida e di lunga persistenza

Giovani Chiaramonte e Elisabetta di Salvo con lo sfondo il disegno della nuova etichetta

Tutto frutto e immediata piacevolezza il Baglio di Pianetto Nero d’Avola 2021 Sicilia Doc (Pa) con la nuova etichetta, intenso naso di viola, ciliegie rosse, lamponi e toni speziati, corrispondente al sorso, mostra sottile scia tra freschezza e sapidità.

Miryam Brunetti ed il Victorya 1607

Il Casa Grazia Cerasuolo di Vittoria Docg 2021 Victorya 1607, effonde al naso sensazioni di rosa rossa, ciliegie, amarene, e pepe nero. Sorso in equilibrio tra freschezza e lunghezza di frutto.

Paolo Panerai con la nuova etichetta

Debutto al Vinitaly e ottima espressione per il Feudi del Pisciotto Moro di Testa Syrah 2019 (Cl), olfatto su toni di profumi ciliegie, more, chiodi di garofano, pepe nero e percezioni di cacao. Fresco l’assaggio di gran spessore con dolcezza del frutto in lunghezza.

Fabio Sireci e Melissa Muller

Il Feudo Montoni Nero d’Avola Vrucara 2018 (Ag) ha naso particolarmente variegato tra rosa rossa, ciliegia nera, amarena, prugna, liquirizia, cioccolato e spezie dolci. Ingresso al palato pieno e fresco, dal fine tannino e dall’allungo da gran vino.

Carmelo Morgante

Morgante Don Antonio Nero d’Avola Riserva 2019 (Ag) dal naso intenso e sfaccettato di ciliegia, prugna, note agrumate, cacao, cannella, grafite ed erbe aromatiche. Sorso vivo di frutto e di toni balsamici, dal tannino avvolgente e dal lungo finale.

Andrea Annino con il suo Frappato 2022

Anteprima Vinitaly per il Valle delle Ferle Frappato 2022 (Ct), tutta l’intensità olfattiva e gustativa di questa uva, viole, ciliegie rosse, lamponi e pepe nero, corrispondente al sorso, scorre di grandissima bevibilità.

Francrsco Intorcia e il Marsala Verine 1989

Intorcia Marsala Vergine 1989 (Tp) il primo Marsala in affinamento subacqueo. Ha naso intenso e ricco con sentori eterei di fichi secchi, cacao, datteri, erbe aromatiche, scorze di agrumi, tabacco dolce. Sorso pieno e lunghissimo.

© Riproduzione riservata