L’allarme sanitario è (quasi) rientrato e, dopo due anni di stop causa pandemia, riprendono fiere, sagre e appuntamenti che riempiono le agende degli amanti delle cose buone. A Cerea (VR) torna ViniVeri da venerdì 8 a domenica 10 aprile.
La manifestazione di vini naturali e prodotti alimentari giunge, così, alla sua XVII edizione ed oltre cento produttori provenienti da Portogallo, Francia, Slovenia, Austria, Grecia, Spagna e addirittura Cile, oltre che da tutta Italia, si raduneranno presso l’Area Exp, a pochi chilometri dal capoluogo veneto, in uno spazio di circa 4 mila mq per rispettare il distanziamento sociale.
Banchi di assaggio a disposizione dei fruitori in cui il produttore stesso avrà la possibilità di esporre la propria filosofia, la propria interpretazione di vino, non tanto se bio o non-bio, ma un prodotto in cui sono assenti accelerazioni e stabilizzazioni, con particolari focus sull’equilibrio uomo-natura, ossia la vera mission del Consorzio ViniVeri.
«Dopo due anni di emergenza ritorna finalmente Viniveri, la prima manifestazione italiana di vini e prodotti alimentari ottenuti da processi naturali – sottolinea Paolo Vodopivec, presidente Consorzio Viniveri. Si riparte nel rispetto della sicurezza dei vignaioli, degli addetti al settore e dei tanti appassionati, continuando a portare avanti il concetto di sostenibilità ambientale, economica ed etica, sia in vigna sia in cantina. Un’esigenza che è divenuta prioritaria da parte di consumatori e winelover, una strada adottata e percorsa da un numero crescente di aziende produttrici».
Oltre la fiera, incontri e cene a tema. Tra sabato e domenica appuntamento con la degustazione-presentazione del Manifesto La forma e la sostanza, le luci e le ombre tenuta da Sandro Sangiorgi, e l’incontro di approfondimento Con il silicio si può ridurre l’impiego dello zolfo in vigna, condotto da Stefano Poppi.
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