La notizia, nata da una denuncia ieri di Coldiretti, ha sconvolto i milioni di appassionati del mondo del vino in Italia. A scuotere il settore i contenuti del documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri Ue in cui si parla di dealcolazione parziale e totale dei vini. Una proposta, che secondo Coldiretti, prevede di autorizzare nell’ambito delle pratiche enologiche l’eliminazione totale o parziale dell’alcol con la possibilità di aggiungere acqua.

Ma la denuncia di Coldiretti non finisce qui, infatti, ha posto l’attenzione su un altro provvedimento dell’Ue che ha legalizzato l’aggiunta dello zucchero nei paesi del Nord Europa per aumentare la gradazione del vino, nonostante lo zuccheraggio sia sempre stato vietato nei paesi del Mediterraneo. Ma l’Ue ha autorizzato il cosiddetto “vino senza uva”, ottenuto dalla fermentazione di frutta, dai lamponi al ribes alterando la natura stessa enologica che per tradizione è interamente ottenuta dall’uva.

Poche ore dopo è però arrivata la precisazione della Commissione Europea che ha sottolineato che la proposta non contiene alcun riferimento all’aggiunta di acqua nel vino per mantenere il volume iniziale di prodotto quando si vuole azzerare la gradazione per mettere in commercio vini senza alcol. In più l’europarlamentare italiano Paolo De Castro ha aggiunto che nessuna norma potrà essere imposta ai viticoltori, perché la scelta finale su un’eventuale modifica del proprio prodotto rimarrà sempre nelle loro mani. Secondo De Castro un vino senza alcol non può essere definito tale, per questo motivo il Parlamento Ue si è sempre espresso contro, anche se vanno comprese le opportunità commerciali che vini a bassa graduazione alcolica avrebbero in alcuni mercati.

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