5 consigli pratici che non possono assolutamente mancare per organizzare al meglio, da vero professionista, la cantina di casa, oggetto di design di grande appeal tra i wine lovers e non solo.
Organizzare le proprie bottiglie in una piccola cantina casalinga in modo da permettere ai vini di maturare nel tempo in modo corretto o semplicemente per collezionare le etichette più prestigiose, è senza dubbio uno degli argomenti che più stanno a cuore ai wine lovers.
L’ideale è avere sempre un buon mix di etichette, per essere pronti in ogni occasione: come rossi da delicati a di grande struttura, un’ampia selezione di bianchi per accompagnare il giusto piatto e perché no, qualche rosato stuzzicante. Immancabili le bollicine, che vanno sempre bene e possono essere serviti a tutto pasto.
Oggi vino e design risultano essere anche il connubio perfetto all’interno del settore dell’arte e dell’enogastronomia, tanto da farsi spazio anche dentro casa. Non mancano infatti, oggi nel mercato dell’arredamento e del settore vitivinicolo le cantinette per il vino, non solo mobili per conservare i vini, ma veri oggetti di gusto e di stile che diventano irrinunciabili per gli appassionati.
Esistono tre diversi tipi di cantinette con dimensioni e funzioni diverse: le cantine di servizio che permettono di conservare le bottiglie ad una temperatura ideale; le cantine di affinamento rivolte a chi desidera conservare i vini per diversi anni in condizioni ottimali e quelle multiuso che offrono la possibilità di impostare più temperature contemporaneamente. Queste permettono di inserire vini da invecchiare e vini da degustare più velocemente in un’unica cantina.
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Tuttavia, fondamentale sarà seguire con attenzione anche le condizioni in cui sistemare la cantina: evitare la luce diretta, impostare la temperatura giusta in base all’uso dei vini conservati, tenere in considerazione l’umidità della cantina e verificare che il livello sia compreso tra il 55% e il 70% in modo che la muffa non pregiudichi la conservazione del vino ed infine, posizionare la cantina in un luogo tranquillo, lontano da vibrazioni e cattivi odori. Ne esistono tantissimi modelli, dalle più grandi alle più compatte refrigerate o con semplice funzione portabottiglie, compatte per ospitare poche bottiglie o più grandi come veri e propri frigoriferi da vineria.
Ecco alcune soluzioni pratiche per sistemare la collezione di etichette speciali con stile e praticità, adottando piccole accortezze per predisporre in modo corretto una piccola zona di conservazione senza sostenere grosse spese e soprattutto senza commettere errori che potrebbero danneggiare la stabilità delle bottiglie.
Cinque consigli da seguire:
1. Valuta i tuoi consumi
Per un consumo misurato regolare, non è necessario utilizzare una cantina a volta o sacrificare un seminterrato. Un piccolo armadio a muro in cucina è l’ideale.
2. Investi in una cantinetta
La cantinetta è la soluzione perfetta in quanto, anche i modelli più piccoli hanno le qualità richieste ovvero umidità regolata al 75%, temperatura stabile (12°), pareti isolanti, sistema antivibrante e buio. Facilmente integrabile in una cucina, in un camerino o in un angolo del soggiorno, possiede anche un vano di servizio per la regolazione della temperatura.
3. Isola il seminterrato o lo spazio di deposito
Alcune cantine naturali soddisfano già tutte le caratteristiche richieste (temperatura stabile tra 10° e 15°), umidità dal 60 all’80%. In caso contrario esistono degli isolanti per il pavimento e per la porta; in alcuni casi è necessario aggiungere un umidificatore e/o aria condizionata e la creazione di un pavimento in terra battuta, in quanto mantiene e regola meglio l’umidità.

4. Ordina in modo corretto le bottiglie negli scaffali
Fondamentale risulta l’ottimizzazione dello spazio. Oggi la vendita di contenitori componibili in legno, alcuni dotati di ripiani scorrevoli o in acciaio permettono di creare un mobile a seconda dello spazio disponibile. Le bottiglie saranno così facilmente accessibili e non si danneggiano.
5. Pensare a soluzioni chiavi in mano
Se l’intenzione è quella di creare una collezione di bottiglie, il consiglio è quello di optare per uno specialista di stoccaggio e logistica. Numerose sono le aziende specializzate soprattutto in Francia che mantengono i vini acquistati in condizioni ottimali e generalmente li consegnano quando si vogliono bere, a pagamento. Tra questi Le Chemin des Vignes, Les Chais de France o Les Crayères des Montquartiers, tutti e tre installati su ex cave di gesso a Issy-les-Moulineaux, iCave, La Cave (Lione e Parigi).
Cinque gli errori da evitare che potrebbero danneggiare la conservazione delle bottiglie:
1. Infrangere le regole della conservazione
Non basta conservare i propri vini in cantina o in uno spazio riservato per essere certi della loro buona conservazione. Una temperatura troppo alta e le vibrazioni rischiano di alterare il processo di invecchiamento dei vini, così come la luce danneggia le bottiglie trasparenti, soprattutto bollicine.
2. Pensare in piccolo
Meglio avere uno spazio capiente con una capacità da 150 a 200 bottiglie così da distribuire meglio le bottiglie, suddividendole per categorie.
3. Conservazione nel posto sbagliato
Spesso riscaldata dall’uso del forno o delle piastre elettriche, la cucina non è la stanza più adatta alla conservazione del vino. Allo stesso modo, un armadio chiuso e non ventilato o la vicinanza di un tubo del riscaldamento sono luoghi da evitare.
4. Dimentica l’accessibilità
I vini bloccati in fondo a uno spazio inaccessibile rischiano di essere dimenticati ecco perché risulta fondamentale una corretta disposizione ed organizzazione.
5. Confondere frigo e cantinetta
Spesso il frigorifero viene utilizzato per conservare le bottiglie anche se non rappresenta la soluzione migliore. Oggi esistono diverse soluzioni come le cantinette dal design accattivante e anche a prezzi contenuti, a seconda della capienza, adatte a conservare in modo corretto le proprie etichette.
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