Uno straordinario viaggio organizzato dal Consorzio Tutela Asti nella storia, comunicazione ed evoluzione della più antica denominazione spumantistica italiana che quest’anno compie novant’anni.
Dal manifesto “Moscato Spumante” disegnato da Cesare Saccaggi per Gancia nel 1896, il primo in Italia dedicato al vino, fino alle réclame del “Carosello” degli anni ’60 interpretate, tra gli altri, da Arnoldo Foà ed Erminio Macario, intenti a brindare con Asti Spumante con Ermanno Olmi o i fratelli Taviani alla regia.
Ci sono novant’anni di bollicine nella quarta tappa della mostra itinerante del Consorzio Asti Docg, che da sabato 20 maggio (inaugurazione ore 18.00) fino al 20 luglio approda a Costigliole d’Asti (spazi della Confraternita della Misericordia, via Provale, 5). Un viaggio a ritroso e, nello stesso tempo, che guarda al futuro, che ha preso il via lo scorso anno proprio in occasione del 90° compleanno del Consorzio e che prosegue ora attraverso gli oltre 60 tra manifesti originali, filmati e immagini rare e introvabili delle grandi case spumantistiche che hanno fatto la storia della comunicazione pubblicitaria nel settore vitivinicolo.
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Sotto i riflettori, l’evoluzione e la crescita socio-economica di un territorio, quello della denominazione spumantistica più antica d’Italia, che oggi produce 100 milioni di bottiglie, di cui il 90% viene esportato.
Spazio anche al linguaggio dell’arte, dal romanticismo al futurismo fino al fumetto e alla
pop art, nei poster delle grandi aziende spumantiere da Bosca a Cora, da Riccadonna fino Contratto e Martini&Rossi. Focus, infine, sulle campagne promozionali del Consorzio con San Secondo a cavallo che porta in mano la città di Asti, l’originale marchio consortile realizzato dal pittore astigiano Ottavio Baussano, e la collezione storica delle etichette istituzionali.
Il tour di Novant’anni di bollicine proseguirà al Foro Boario di Nizza Monferrato dal 1° agosto al 1° ottobre per poi chiudere il 2023 alla chiesa di San Giuseppe ad Alba, dal 7 ottobre al 7 dicembre.
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