Tragedia in Germania, in Baviera. Un uomo di 52 anni è morto e 11 sono ricoverati dopo aver ingerito Champagne ed ecstasy liquida in esso contenuta.
La tragedia, secondo quanto diramato dal quotidiano “La Repubblica” è avvenuta a Weiden, otto persone tra i 33 e i 52 anni, alle quali si sarebbero unite una cameriera e la moglie del titolare del ristorante “La Vita”, erano riunite per festeggiare lo stop dell’obbligo di chiusura dei locali e hanno brindato con una doppia magnum di “Moët & Chandon Ice Impérial”.
Dopo l’assaggio gli avventori hanno subito intuito che fosse disgustosa e, assaliti da crampi feroci, sono caduti tutti per terra. Uno di loro è morto la notte stessa, mentre gli altri sette sono stati ricoverati in ospedale. Oggi sono fuori pericolo di avvelenamento.
Le indagini hanno portato la polizia locale a scoprire che la bottiglia era stata adulterata con dell’ecstasy liquida e che era stata acquistata su un portale di e-commerce. La polizia ha dedotto che la “tre litri” di Champagne manipolata è stata utilizzata come oggetto per lo spaccio di droga.
In un primo tempo è stata fermata una persona che s’è poi rilevata estranea ai fatti. Solo in un secondo momento s’è scoperto che la jeroboam, imbottigliata nel 2017 ad Epernay col numero di lotto LAJ7QAB6780004, era stata venduta tramite eBay in Olanda. In seguito un amatore l’avrebbe ricomprata e da lì sarebbe pervenuta perfettamente integra al ristorante di Weiden, anche se un quotidiano locale riferisce che il tappo non fosse più lo stesso del confezionamento originale.
Poco dopo stesso episodio anche in Olanda. Sono state quattro stavolta le persone ricoverate dopo aver bevuto una identica bottiglia dello stesso lotto, anch’essa proveniente da eBay. Per “Focus” quello accaduto in Germania e Olanda non è un caso a sé: già tre anni fa in Australia, infatti, vennero rinvenute ben 32 bottiglie della stessa maison francese imbottite di ecstasy.
Le autorità olandesi deputate hanno allertato la popolazione invitando clienti tedeschi e olandesi a stare in allerta quando consumano questa marca di Champagne, sottolineando peraltro che si tratta di criminalità e non di bassa qualità di prodotto, poiché l’MDMA, sostanza psicoattiva meglio conosciuta come ecstasy appunto, può causare la morte.
La Germania ha aperto un’inchiesta assieme alla polizia internazionale per ricostruire il viaggio di queste bottiglie e capire come fossero state commercializzate. Al momento sono ancora in corso le indagini.
Secondo quanto asserito dagli inquirenti tedeschi le bollicine contaminate da ecstasy non provocano mutamenti visibili allo Champagne. Solo dopo la mescita si nota, invece, una minore effervescenza e un imbrunimento di colore. La quantità della bottiglia di Weiden era tale da provocare al solo assaggio forti scombussolamenti corporei e anche poche gocce, dunque, sarebbero potute essere mortali.
FONTE: “La Repubblica” e “Il Fatto Quotidiano”