Il Consorzio Tutela Vini Montefalco dice no alle etichette allarmistiche e aderisce a Wine in Moderation, il principale programma di responsabilità sociale del settore vinicolo.

Il Consorzio Tutela Vini Montefalco dice no alle etichette allarmistiche che l’Europa vorrebbe imporre anche in Italia e aderisce a Wine in Moderation, il principale programma di responsabilità sociale del settore vinicolo che offre ai professionisti del vino le informazioni e gli strumenti per presentare il vino in maniera responsabile ed ispirare i consumatori ad apprezzare pienamente il vino e la sua cultura in maniera salutare, positiva e conviviale. 

Wine in Moderation si pone l’obiettivo di prendersi cura dei consumatori e promuovere una cultura sostenibile del vino, nutrendo l’ambizione di diventare un movimento che trasmetta il rispetto per il vino come prodotto, parte di una cultura fra persone che scelgono di berlo, infondendo la capacità di apprezzarlo come parte di uno stile di vita equilibrato. La prevenzione in questo ambito è di primaria importanza anche come argine a modalità punitive che l’UE vorrebbe introdurre sul proprio territorio.

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Wine in Moderation nasce nel 2008 come programma che unisce il settore vinicolo europeo e diffonde un messaggio comune di moderazione sostenuto da educazione, informazione scientifica e autoregolamentazione. Dopo qualche anno travalica i confini europei per approdare in America e dal 2018 entra a far parte dell’UNWTO come membro affiliato e viene presentato alla terza Conferenza Globale del Turismo del Vino dell’UNWTO.

Attualmente Wine in Moderation è una coalizione di organizzazioni vinicole, affiancate da a università, autorità e consumatori di vino di tutto il mondo, che mirano a promuovere il benessere, uno stile di vita equilibrato e a salvaguardare il patrimonio vinicolo.

Il nostro consorzio – spiega Giampaolo Tabarrini, presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco – è in piena sintonia con la visione e la mission di Wine in Moderation. E’ giusto provare a contenere i comportamenti poco responsabili e quindi l’abuso di sostanze alcoliche, ma bisogna farlo introducendo strumenti informativi, educativi e formativi che consentano di apprezzare il vino in maniera salutare, sana, come elemento culturale. In questo senso la nostra adesione a Wine in Moderation vuole rappresentare anche una forma di testimonianza. Con questa adesione ribadiamo con forza cosa significa per noi produrre vino, consumare vino, vivere il vino”.

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