Dopo la battuta d’arresto e i due anni sottotono causati dall’emergenza sanitaria, la manifestazione DiVino Festival a Castelbuono è ripartita con tantissime novità per un evento che ormai si configura come il più longevo in Sicilia in campo enologico.

L’anno della ripartenza ha ripreso il filo interrotto nel 2019, consegnato nella storia della manifestazione come un anno straordinario per i risultati conseguiti in termini di partecipazione di cantine e rilevanza mediatica dell’evento.

Se la cartina al tornasole del successo della manifestazione risiede nel coinvolgimento delle cantine partecipanti, le 200 adesioni delle migliori etichette a livello nazionale ed internazionale, la dicono lunga sul riscontro degli operatori di settore. Grande favore e seguito anche dei tanti wine-lovers che hanno affollato le location prestigiose, in un susseguirsi di calici e assaggi, dove le degustazioni hanno registrato il sold-out.

LEGGI ANCHE: Ritorna il DiVino Festival: l’evento enologico di riferimento del sud Italia

L’edizione del 2022 del Divino Festival è stata, in definitiva, all’altezza della sua fama e delle aspettative per un evento che si conferma il “il più importante del comparto del vino in Italia nel periodo estivo”. Nell’edizione 2022 del DiVino Festival centralità è stata data alla produzione dei vini autoctoni dell’Isola per una scelta precisa compiuta dal direttore Martini. A esprimere la rilevanza dei vini autoctoni siciliani è stata la scelta – nell’ambito della degustazione “Colazione dei Campioni”, svoltasi presso il ristorante Nangalarruni, – di selezionare tre vini come il Nerello Mascalese d’annata, il Carricante Giovane, entrambi coltivati sulle pendici dell’Etna e il Nero d’Avola longevo che hanno fatto da contraltare alla scelta degli anni precedenti, dove protagonisti sono stati i grandi vini internazionali. Un deciso cambio di passo, una svolta che ci fornisce la dimensione e il rilievo del cammino qualitativo intrapreso dai vini autoctoni siciliani.

LEGGI ANCHE: Luca Martini: “A Castelbuono il meglio dei vini italiani e l’esaltazione dei vitigni autoctoni siciliani”

La magistrale direzione dal campione del mondo dei sommelier Luca Martini ha articolato un programma vasto che ha spaziato dalle degustazioni, alle masterclass, allo svolgimento di convegni, spettacoli con un ricco cartellone artistico sapientemente gestito da Daniele Lucca. A testimoniare il livello eccelso della manifestazione la presenza di tanti testimonial del comparto eno-gastronomico e artistico di valore nazionale e internazionale, da Gabriele Gorelli, il primo ed unico Master of Wine italiano, Enrico Bartolini, lo chef più stellato d’Italia, Simone Fracassi, il re della Chianina e Nicola Nocella, famoso attore di cinema italiano.

GUARDA IL SERVIZIO >>>>

© Riproduzione riservata