Il Duca Enrico di Duca di Salaparuta, nato nel 1984, fu il primo Nero d’Avola in purezza concepito per durare nel tempo.
Al Duca Enrico sono molto legato perché questo vino si è intrecciato con la mia passione nascente per il vino. Erano i giorni natalizi del 1989 quando, tra i tanti vini che riceveva mio padre in regalo, soprattutto toscani, piemontesi, bordolesi e borgognoni e che io assaggiavo con curiosità, vidi una cassetta di legno di un vino siciliano Duca di Salaparuta-Vini Corvo, era il Duca Enrico annata 1984. Assaggiato senza troppe aspettative, fu folgorante, quella bottiglia vuota è ancora nella vetrina del mio studio.
Già nel 2014, in occasione dei trent’anni di nascita di questo vino in una splendida verticale storica dal 1985 al 2009 che ho avuto il piacere di condurre, alcune annate avevano messo in luce quanto il suo ideatore, l’enologo Franco Giacosa, era stato lungimirante nella sua creazione scegliendo le migliori uve da alcuni selezionati conferitori dell’azienda. Era il riscatto del vitigno principe siciliano Nero d’Avola che da tipico vino da taglio finalmente era in grado di esprimere tutte le sue potenzialità con l’elevazione in rovere.
Anni dopo la storia del Duca Enrico prosegue con Giacomo Tachis, enologo mito del vino italiano. Con l’annata 2001 inizia il percorso dell’utilizzo di sole uve di proprietà dell’azienda, il piccolo vigneto ad alberello dal quale oggi deriva il Duca Enrico si trova a Riesi nella Tenuta di Suor Marchesa tra i 300 e i 350 metri di altitudine, 5000 ceppi per ettaro con 1,2 kg di uva appena per pianta, il clima è caldo e ventilato ideale per la maturazione del Nero d’Avola.
In cantina a Casteldaccia in compagnia di Barbara Tamburini, consulente enologo da qualche anno, e gli enologi Francesco Miceli e Salvo Tomasello abbiamo assaggiato sei annate dal 2013 al 1985 ed alla fine l’ultima nata, la 2018.
Davvero unica ed ancora sorprendente per integrità e spessore ‘annata ’85

Duca Enrico 2013
Annata con raccolta a fine settembre, autunno piovoso e primavera estate molto asciutte. Barrique per 18 mesi. Bello nel calice rosso rubino con netti riflessi granato, profilo olfattivo complesso e integro, pot-puorri di fiori secchi, frutto vivido di fragola, prugna, amarena e susina matura, poi spezie dolci e lievemente piccanti, resina ed un fondo garbato di tabacco. Il sorso è fresco, di perfetta corrispondenza olfattiva, con tannino vellutato e lunga persistenza aromatica intensa di frutta e mentolo. 90/100
Duca Enrico 2009
Annata abbastanza calda con piena maturità del frutto. Rubino molto intenso con lievi riflessi granato, olfatto di grafite, mora ed amarena sotto spirito, ricco di terziario balsamico e minerale. Sorso pieno e profondo, morbido di mentolo e resina, cappero caramellato con scia sapida. 91/100
Duca Enrico 2004
Annata con temperature più basse rispetto alla media, estate fresca, si è scelta una leggera sur-maturazione sulla pianta.
Nel bicchiere fulgido granato, emana un frutto maturo marmellatoso, note di spezie dolci, cannella, cacao, grafite ed incenso. Dal sorso pieno, riempie mirabilmente il palato di frutto e spezie, lunghissima la scia di fruttata e balsamica. 92/100
Duca Enrico 1999
Annata molto calda, la pianta ha rallentato la maturazione e la vendemmia si è svolta più tardi del solito.
Rosso granato pieno, naso dal frutto più scuro, note terziare importanti, sensazioni di ciliegie e prugne macerate, cuoio, fieno e camomilla, sorso di gran piacevolezza, morbido e vellutato, finale complesso con note d’evoluzione. 89/100
Duca Enrico 1985
Annata con ottima maturazione delle uve. Calice rosso granato con riflessi aranciati, naso ammaliante ricco di frutto macerato, cassis, ciliegia scura, cuoio, cacao, spezie orientali, liquirizia e resina.Sorso avvolgente, con gran piacevolezza a 37 anni dalla vendemmia, chiude lunghissimo con una precisa nota di menta e caffè macinato. 95/00
Duca Enrico 2018
L’ultimo nato nel bicchiere è rosso rubino, ha olfatto con sensazioni floreali di rosa, glicine, piccoli frutti bosco maturi, spezie piccanti, liquirizia e cacao. Il sorso è teso, dal tannino levigato, chiude di frutto e mandorla. 89/100