Prezzi elevati e meno consumi: queste sono le prospettive in vista per il 2023 a causa della forte crisi economica, sociale e sanitaria che sta vivendo in questo momento tutta l’Europa. Condizioni che si riflettono sulle strategie di acquisto adottate dai consumatori italiani, orientati verso scelte sempre più sostenibili.

Dalla ricerca realizzata da Nomisma per Agronetwork risulta che l’85% degli intervistati ha scelto di risparmiare adottando sempre più scelte sostenibili anche a tavola. Ben 8 milioni di loro hanno dichiarato che, nei prossimi mesi, spenderanno meno in cibo e bevande. Tuttavia, dopo l’aumento delle bollette (63%) e quello dei prezzi dei prodotti alimentari (57%), il terzo motivo di preoccupazione sono l’emergenza ambientale e la crisi climatica (per il 37% dei consumatori).

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Un’attenzione che risulta evidente anche dai valori e dai principi alla base dei comportamenti che gli italiani hanno intenzione di adottare nei prossimi mesi: la tutela dell’ambiente si assesta anche qui in terza posizione (28%) dopo le voci “salute e benessere individuale” (36%) e “rapporti interpersonali” (33%). La sostenibilità ambientale riveste un ruolo centrale nella vita di tutti i giorni degli italiani (per il 28% è difatti una priorità assoluta) ed influenza direttamente anche la composizione del carrello della spesa alimentare: il 31% dei consumatori dichiara che nei prossimi 6 mesi aumenterà gli acquisti di prodotti alimentari con packaging sostenibile, mentre il 20% afferma che incrementerà gli acquisti di alimenti e bevande realizzati con metodi che rispettano l’ambiente.

Dall’indagine emerge anche che i criteri utilizzati dai consumatori per definire “sostenibile” un prodotto alimentare si riferiscono per il 57% alla sostenibilità ambientale, ovvero al fatto che un prodotto sia realizzato nel rispetto dell’ambiente e con attenzione all’impatto del packaging, e per il 35% alla sostenibilità economico-sociale (produzione locale, origine delle materie prime, rispetto dei diritti dei lavoratori, tracciabilità della filiera etc.).

Fonte: Federdoc

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