Forbes ha selezionato dodici migliori etichette di vino tra rossi, bianchi e rosati che esprimono al meglio la cultura enologica internazionale. Grande orgoglio per l’Italia che trova posto nella classifica con alcune etichette di prestigiose aziende vitivinicole.
Forbes, rivista statunitense di attualità economica e finanziaria, fondata nel 1917 con sede a New York celebre per le leggendarie classifiche, i segreti dei leader di oggi e di domani, le strategie per il successo, apre ogni giorno le sue porte alla community globale compresa a quella appassionata del settore vitivinicolo.
Notizia di questi giorni è l’uscita della lista dei “Migliori vini del 2022”,realizzata dalla giornalista Katie Kelly Bell, che riflette i vini che meritano di essere menzionati di un anno di degustazioni. “Alcuni erano così complessi e saporiti che volevo rubare l’intera bottiglia per me stesso. Alcuni erano distintivi: da una posizione straordinaria o da un produttore di vino pioniere che faceva cose interessanti- dichiara la giornalista Katie Bell-. Alcuni erano deliziosi e offerti a un prezzo pazzesco. Lo dico ogni anno: è un bel momento per essere un’amante del vino”.
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Questo elenco include preziose etichette provenienti da Canada, Texas, California, Oregon, Francia e non poteva mancare anche la presenza di due note etichette di aziende vitivinicole italiane.
Vine Hill Ranch Cabernet Sauvignon, CA, 2019 : prodotto da una tenuta vinicola che produce da tre generazioni vini leggendari. Nell’ultimo decennio, i proprietari Bruce e Heather Phillips, hanno prodotto un Cabernet Sauvignon proveniente da 12 dei migliori appezzamenti della tenuta capaci di regalare freschezza e intensi profumi di frutta rossa. “Un’annata la 2019 che mostra lucentezza, precisione e complessità con strati di amarena e cassis intrecciati con spezie, erbe essiccate e un finale sapido eccellente– scrive la giornalista Katie Bell-. È solo una questione di tempo prima che il sito venga riconosciuto insieme a To Kalon e Stagecoach come uno dei vigneti più esclusivi di Napa”.
Calera Mt. Harlan Pinot Noir Reed Vineyard, CA, 2019 : il fondatore di Calera Josh Jensen ,deceduto quest’estate, è ricordato come uno dei pionieri della vinificazione della California. Dopo aver lavorato nei vigneti della Borgogna, Jensen è tornato in California dove ha trascorso due anni a cercare i tipi di terreno giusti per produrre un pinot nero di classe mondiale e proprio nel 1975 lo trovò sui monti Gavilan.” Oggi questo vino emana una tensione dinamica con note sapide e una sensazione vellutata in bocca che trabocca di amarena matura, spezie calde e note di tè nero, che lo rendono avvolgente” afferma la giornalista.

Penfolds FWT 585, FR, 2019: questo FWT (abbreviazione di French Winemaking Trial) è il primo vino bordolese di Penfolds, proveniente dalla regione francese del Medoc. Composto interamente da cabernet Haut-Medoc, merlot e petit-verdot si caratterizza per un’avvolgente morbidezza attorno alla struttura e a tannini decisamente lineari.
Abbot Claim Vineyard Pinot Noir, Yamhill-Carlton, OR, 2018: la sostenibilità è uno dei principali focus dell’azienda da cui nascono vini eleganti ed equilibrati come questo pinot noir.
Stark Conde Three Pines Syrah, SA, 2016 : “vino sudafricano proveniente da un vigneto singolo di viti vecchie di syrah, il che spiega – dichiara Bell– la vivacità e la complessità di questo vino. I frutti intensi e complessi al naso sono gli stessi che vengono percepiti al palato”.

Joseph Phelps Proem No. 1 Freestone Estate Pinot Noir, CA, 2018: prodotto in condizioni selvagge tipiche della costa di Sonoma qui, i vigneti posizionati ad alta quota abbinati all’aria gelida dell’oceano cospirano per creare un pinot nero di delicatezza non comune. “Intenso ed elegante, è un vino affascinante da bere, soprattutto con il cibo– scrive la giornalista Katie Bell-; il sottobosco incontra l’amarena e il lampone con tannini setosi e una linearità che fa venire l’acquolina in bocca”.
Champagne Bollinger Rosé: “una parola mi viene in mente sorseggiando questo Champagne: etereo – scrive Bell-. Fine bollicine perlate e un palato di fragoline di bosco fresche, crema di agrumi, scorza d’arancia e brioche cospirano per farti bere l’intera bottiglia. Composto dall’85% di frutti Grand e Premier crus, il 62% di Pinot Noir, il 24% di Chardonnay e il 14% di Meunier si caratterizza per un raffinato equilibrio di freschezza, struttura ed eleganza con una piacevole nota di cremosità complessiva”.
CL Butaud Tempranillo, Texas, 2019: un vino che si mostra come un importante esempio della raffinata freschezza che il terroir del Texas può offrire.
Marchesi Alfieri, Alfiera Barbera d’Asti, IT, 2018: questo vino è prodotto da una delle più venerate famiglie di viticoltori piemontesi. Realizzato con il 100% di barbera coltivato in uno storico vigneto della tenuta, “il vino – racconta Bell- rivela sapori fittamente intrecciati con una grande struttura e una consistenza setosa. Al palato si mescolano note di mora e ciliegia seguite da un finale di cioccolato fondente e spezie”.

Catena White Clay, Lujan de Cuyo, Semillon Chenin Blanc, AR, 2021: si tratta di un’interessante miscela di semilion e chenin blanc.
Mission Hill Perpetua Chardonnay Okangan Valley, Canada, 2020: Okanagan Valley offre vini intriganti ed eleganti come questo chardonnay riccamente strutturato.
Feudo Disisa Lu Bancu, Catarratto Montreale, IT, 2020: “vino siciliano ottenuto da catarratto bianco, – scrive Katie Bell– si presenta setoso e fresco al palato con note mature di mela rosa e melone seguite da una meravigliosa struttura costruita con acidità. Succoso e intrigante, risulta essere ideale da condividere con gli amici”.
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