Il 9 Aprile 2021 è stato presentato il volume “Turismo del vino in Italia”. Questo è un manuale della normativa nazionale scritto a quattro mani dal senatore Dario Stefàno e Donatella Cinelli Colombini, la “Signora del Vino italiano”. Alla presentazione erano presenti i ministri Franceschini, Garavaglia e Patuanelli.

L’offerta enoturistica nel mondo non manca di certo, ormai da alcuni anni diverse regioni vitivinicole sperimentano questo tipo di turismo. ”L’Italia fa da capofila in Europa per offerta enoturistica con circa 8mila cantine attrezzate per l’accoglienza, 20-25mila cantine aperte al pubblico per la vendita del vino e 150 strade del vino…” così afferma il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli.

È il primo manuale dedicato all’enoturismo pubblicato dopo l’approvazione della norma nazionale, scritto a quattro mani da chi, da prospettive differenti, vive l’impegno di valorizzare il comparto del vino italiano. Turismo del vino in Italia. Storia, normativa e buone pratiche” (Edagricole) è il titolo del volume, scritto dal senatore Dario Stefàno – autore della legge sull’enoturismo – e dalla produttrice Donatella Cinelli Colombini, nonché storica fondatrice del Movimento Turismo del Vino.

Cinelli Colombini e Stefàno

Aver normato l’enoturismo – ha commentato il senatore Stefàno, presidente della Commissione Politiche europee – è stato un primo obiettivo importante per un Paese come il nostro che vanta un’ampelografica unica al mondo e una potenzialità di sviluppo senza eguali, che però necessitavano di una legittimazione normativa. Ora a quel passaggio deve seguire una capacità strategica fuori dal comune, perché l’enoturismo può essere una leva competitiva importante anche in chiave di ripartenza, poiché ci permette di qualificare l’offerta turistica con tratto identitario esclusivo, qual è il nostro vino. L’Italia – continua il senatore Stefàno – è conosciuta nel mondo anche per i suoi vini e i turisti stranieri scelgono l’Italia come destinazione perché attratti anche dalla nostra enogastronomia… Occorrono lungimiranza e un nuovo modello di turismo, ma anche di agricoltura e di imprenditori: giovani, digitalizzati e rispettosi della natura, capaci di accorciare la catena alimentare, innalzare la cultura del mangiare sano, valorizzando le nostre identità con linguaggio competente ed elevata professionalità”.

Per fortuna l’enoturismo è un fenomeno in continuo mutamento ed è differente da quello che era qualche anno fà. Infatti, ha sottolineato Donatella Cinelli Colombini: “che sono essenzialmente quattro: la necessità delle cantine di differenziarsi di fronte a visitatori che chiedono esperienze e scoperte, il ruolo accresciuto della connettività internet e le nuove modalità di prenotazione, il cambio di target con una crescita delle donne e degli “enoturisti per caso”, gli effetti di una sensibilità ambientale più accentuata che in passato. Occorre seguire l’esempio dei Paesi – come Australia e Scozia – che hanno riattivato turismo e i consumi nella ristorazione puntando sulle eccellenze enogastronomiche”.

Alla presentazione del libro, la chiosa finale del ministro della Cultura, Dario Franceschini “La cultura del vino è parte integrante dei caratteri originali del nostro Paese, anche nel suo aspetto fisico, se non altro perché contribuisce a rendere unico il paesaggio della Penisola al punto che alcuni territori vitivinicoli sono riconosciuti patrimonio Unesco. Una eccellenza tutta italiana da scoprire o riscoprire in queste pagine”.

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