Il 28 ottobre scorso è stata una giornata storica: è nato il Consorzio di tutela e valorizzazione della Vernaccia di Oristano, la prima Doc sarda datata 1971.
Un importante traguardo per questo vitigno a bacca bianca unico al mondo, il cui vino racchiude i sapori e i profumi dei fiori di mandorlo. A produrre la Vernaccia sono sette aziende tutte nel territorio di Oristano, per un totale di circa 300 ettari coltivati. Non solo è uno dei vitigni più antichi dell’isola, ma è anche la prima DOC sarda che ha ottenuto nel 1971 la prestigiosa denominazione.
Presentato nella sede della Coldiretti di Oristano, è un punto di arrivo la creazione del Consorzio di tutela e valorizzazione della Vernaccia di Oristano che parte dal lavoro progettuale dell’Ecomuseo multimediale, un’associazione culturale nata dall’impegno di Davide Orro, a capo della cantina Orro di Tramatza con l’obiettivo di dare il giusto valore a un prodotto che affonda le sue radici nella storia sarda, ma che oggi fatica a imporsi sul mercato nazionale.
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A favorire la nascita del Consorzio è stata la proposta di legge riguardante la “valorizzazione del vitigno Vernaccia e il vino Vernaccia di Oristano doc”, primo firmatario Francesco Mura. Presidente è stato nominato Mauro Contini, dell’azienda Attilio Contini; vice Davide Orro, Famiglia Orro, soci fondatori assieme a Giuseppe Ponti, Cantina della Vernaccia, Gianni Serra, fratelli Serra, Mauro Putzolu, S’ Anatzu, Giuseppe Ponti, Il Melograno, consiglieri del Cda.
L’obiettivo adesso del Consorzio è quello di portare avanti progetti di promozione e sviluppo della Vernaccia che può essere definito “inclusivo” dove tutti gli attori della filiera verranno coinvolti negli incontri in programma. “Questa doc deve riappropriarsi del ruolo che aveva negli anni Ottanta – ha dichiarato Aldo Buiani, agronomo ed enologo – servono risorse a disposizione del Consorzio e servono subito, ci sono strumenti già previsti a livello regionale e altri ministeriali, ma hanno tempistiche sfalsate rispetto alle cogenti esigenze, serve che la politica si attivi per aiutare l’iniziativa a decollare”.