Tequila e il mercato del lusso: un binomio che inizia a farsi strada, conquistando il mercato internazionale e soprattutto una fetta di popolazione sempre più giovane. Tutto questo grazie a una visione diversa e totalmente innovativa delle aziende produttrici.
Il Tequila, più corretto di dire la Tequila, è definito l’essenza pura del Messico o meglio l’anima della popolazione caraibica e del centro America. Si tratta del primo distillato prodotto in Nord America insieme al Mezcal (si produce a partire dall’agave, come il tequila, però utilizzando solo la parte centrale della pianta), che grazie alle loro capacità di accompagnare i cibi dalle sensazioni intense e speziate della loro cucina, hanno conquistato tutto il mondo.
Il primo tequila venne prodotto in Messico nel XVI secolo nei pressi della località dove dopo il 1666 sorgerà la città di Tequila. Il nome “tequila”, indica l’acquavite di agave prodotta nello Stato di Jalisco e in specifiche aree degli Stati di Nayarit, Guanajuato, Michoacán e Tamaulipas. Ha una gradazione alcolica di 40-45° ed è ottenuta tramite doppia distillazione in alambicco discontinuo.
L’agave è tipica del Centro America e del territorio attorno a Guadalajara. Il distillato migliore si ottiene dall’Agave Tequilana Weber, conosciuta come agave blu o azul, attualmente coltivata in Messico soprattutto nei dintorni di Tequila da cui il distillato prende il nome.
Oggi più che mai il mondo dei distillati internazionali sta conquistando una fetta sempre maggiore di consumatori, in particolare si registra un interesse verso il distillato messicano per eccellenza, il Tequila. Secondo l’International Wine and Spirit Research (IWSR), il distillato vegetale di agave blu è stato il secondo distillato in più rapida crescita della categoria negli ultimi anni, afferma Fortune Business Insights nel suo rapporto intitolato “Tequila Market, 2022-2029”.
In particolare, cresce l’interesse verso distillati artigianali e di alta qualità relativi alla classe premium, una domanda fatta di appassionati, collezionisti e principalmente di millennials visto il fascino sensoriale e la rilevante struttura gustativa che riesce ad esprimere in tutte le sue tipologie.
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Un esempio di azienda che ha deciso di approcciarsi verso un modo di vedere nuovo e originale è Celosa sita sugli altipiani di Jalisco (Messico), famosa per aver creato il Tequila Celosa “gelosa” in spagnolo, dal colore finora sconosciuto per questa categoria: il rosa. Il Tequila Celosa La Celosa è il risultato di una distillazione di agave maturata per sette anni e invecchiata in botti di Merlot provenienti da tenute vinicole messicane e californiane. Questo ultimo passaggio gli conferisce il suo colore definitivo. Una graziosa bottiglia e un tappo in marmo completano la valigetta con cui viene spedita da Spirit Brothers, una piattaforma online dove acquistare una gamma contemporanea di super-premium di distillati dal carattere unico e inconfondibile.

Anche Moët Hennessy leader mondiale nel settore dei vini e alcolici di lusso con una presenza capillare in oltre 140 Paesi ha lanciato per la prima volta un prodotto del settore Tequila a marchio Volcan De Mi Tierra.
Il progetto della tequila Volcan De Mi Tierra nasce nel 2017 dalla collaborazione di LVMH (Louis Vuitton Moët Hennessy) e la famiglia Gallardo, una delle più antiche dinastie presenti nella zona di Jalisco. Il nome deriva dal vulcano, il Volcan de Tequila, situato nel bassopiano di Jalisco in Messico la cui eruzione avvenuta 200.000 anni fa, ha esercitato un’influenza determinante sul territorio della regione di Jalisco, creando un fertile suolo vulcanico ideale per la coltivazione dell’agave blu.
Sono lontani dunque i tempi delle combinazioni a base di tequila e tonico che ha caratterizzato il consumo dei distillati alla fine del secolo scorso. Il mercato era allora dominato dai mixtos, prodotti composti per il 50% da alcol di agave e per il 50% da alcol di mais, frumento o canna da zucchero a causa di una carenza di agave legata al sovrasfruttamento della pianta.
La ripartenza avverrà su impulso dei messicani che hanno iniziato a mettere in risalto prodotti di qualità come l’añejo, un’acquavite invecchiata in botti da uno a quattro anni, o più recentemente il cristalino, un añejo filtrato che abbandona il suo colore giallastro a favore di una bella trasparenza.
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