Su un ridente altopiano, riparato da colline e poco distante dal mare, si estendono le fertili terre agrigentine di Rosario Cuffaro e delle sue Tenute Cuffaro.

E’ sempre un’emozione tornare in Sicilia, e ancora di più quando ritrovi vecchi amici che ti portano in cantina per farti assaggiare i loro vini. Ettari di vigneti le cui radici attecchiscono nella storia di un antico latifondo e di una famiglia che da generazioni se ne prende cura: parliamo del Feudo di Fauma e della Rosario Cuffaro produttore fac-totum dell’azienda che ti presenta i suoi pezzi da novanta e ti senti così coinvolto che la degustazione diventa magia, con l’incontro dei sensi, dei profumi, di cantina e di vino.

Il garbo con la quale Rosario ti racconta dei suoi vini, creati da uve autoctone, quasi geloso del suo territorio, e si inorgoglisce quando gli parli di come vien fuori la tipicità in tutti i suoi vini. E’ soprattutto per queste emozioni che amo il mio lavoro, che mi permette di conoscere persone vere come Rosario.

Giuvanni - Tenute Cuffaro



Parliamo ad esempio dei suoi bianchi:
Catarratto 2018 Giuvanni Doc
Anche se giovane, il vino è generoso alla beva, i profumi vigorosi contrastano con il fruttato netto di pesca bianca e di una leggera spezia al pepe bianco. Poi il sorso netto, fresco, importante e generoso. Anche qui trovo una bella sapidità che mi porta ad un finale lungo.

Catarratto Doc 2016 Giuvanni
Ciò che fa di un vino un grande vino è soprattutto il territorio, poi la passione che trovi dentro ad ogni bottiglia. Il Catarratto 2016 perde quelle note di fiori bianchi e quelle nuance di gioventù per regalare al sorso profumi di frutti più maturi, l’evoluzione rende importante il vino e l’acidità rende ricca la beva, una piacevole sapidità ti porta ad un finale lungo che entusiasma.

Inzolia Doc Euphrasia 2018
Ha nel sorso grandi ampiezze, emergono soprattutto l’erba appena tagliata e la pesca bianca. Una freschezza nel sorso molto importante, esattamente come la sapidità quasi salina. Un bel finale che impone un secondo sorso.

E poi del suo Vino Rosa:

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Rosato di Nero d’Avola Doc Lilianne 2018.
Il colore è un Rosa Salmone, il naso regala un bouquet di rose e frutti rossi tra cui la ciliegia e le fragole. Il sorso è ampio, leggeri i tannini con una nota speziata e mediterranea. Il finale è piacevolmente sapido

Infine i sui Rossi:
Nero d’Avola ‘Saru Doc 2016
Inebriato dai profumi di amarena e prugna matura, mi regalo un sorso intenso, ricco. Poi sulle labbra mi ritrovo una sensazione di spezia, un pepe nero docile come il tannino che ritrovo insieme alla piena sapidità. Un finale lungo che ti lascia la sensazione di amarena in bocca.

Nero d’Avola Filippo II Doc Sicilia 2016
Colpisce il sorso carico di sensazioni e profumi, dapprima la ciliegia matura, poi sempre quello speziato di pepe nero, la finezza in un sorso elegante, i tannini setosi sul palato, poi quasi salino e nel finale un retrogusto di frutta rossa che richiede un sorso supplementare.

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