Il Gruppo Mezzacorona, azienda solida nel mercato vitivinicolo italiano, presenta il suo bilancio record tra riconoscimenti, risultati eccellenti e il settore export che ritorna ad essere strategico dopo le restrizioni sui mercati per l’epidemia Covid.
Si è svolta a Mezzocorona la 118ª assemblea generale dei soci del Gruppo Mezzacorona, una delle principali realtà vitivinicole italiane celebrata in presenza dopo gli anni del Covid-19 che ha presentato ai soci un bilancio positivo e all’insegna dello sviluppo.
Fondata nel 1904, Mezzacorona raccoglie al suo interno 1600 soci viticoltori che coltivano 2800 ettari di vigneti in Trentino Alto Adige con una produzione orientata in prevalenza verso varietà di uva a bacca bianca insieme con pregiate uve rosse simbolo del territorio trentino. L’azienda utilizza le più avanzate tecnologie per garantire produzioni di eccellenza e opera con la massima attenzione al rispetto dell’ambiente e del territorio adottando le tecniche più innovative per la sostenibilità e la salubrità dei prodotti che gli hanno permesso negli anni di distinguersi nel mercato internazionale anche dal punto di vista economico.
Il presidente del Gruppo Luca Rigotti e il direttore generale Francesco Giovannini, hanno sottolineato i risultati molto positivi di bilancio con 213 milioni di euro di fatturato e 67 milioni di euro liquidati ai soci, con una resa per ettaro di oltre 18.000 euro. I risultati sono stati eccellenti, pur in un contesto generale complicato da numerosi fattori, che hanno messo in seria difficoltà tutta l’economia e in particolare il settore vitivinicolo.
LEGGI ANCHE: Le cantine italiane leader del mercato, tutti i nomi e i dati

Il bilancio ha evidenziato la grande forza del gruppo sia dal punto di vista economico, finanziario ed ambientale; infatti, per il settimo anno consecutivo Mezzacorona ha ottenuto la Certificazione della produzione dei soci secondo il Sistema Qualità Nazionale per la Produzione Integrata (SQNPI) e la Certificazione dei vini a conferma dei grandi risultati ottenuti in termini di sostenibilità vitivinicola.
Ma a spingere il fatturato verso numeri da record è stato anche l’export che si è assestato oltre l’80% delle vendite in 69 Paesi del mondo. Forte la presenza negli Stati Uniti, il mercato più importante e strategico per il Gruppo, dove l’azienda opera da più di trent’anni seguiti da altri mercati come Olanda, Austri, Svizzera, Scandinavia, Regno Unito, Estremo Oriente ma anche Australia, Israele, Caraibi e Vietnam.
Hanno contribuito a questo importante traguardo anche le iniziative commerciali attuate nel corso dell’anno in tutto il mondo affiancate dalla nascita di nuovi prodotti dal restyling innovativo e originale, così da attirare maggiormente l’attenzione del potenziale consumatore.
© Riproduzione riservata