Le regole che riguardano le tecniche di servizio e le modalità di conservazione del vino sono fondamentali per mantenere quanto più inalterati il gusto e i profumi.

Le occasioni per degustare il vino non mancano mai durante il periodo invernale ed estivo anzi, diventano lo spunto per esplorare da vicino questo mondo così ricco di storia e tradizione. Ecco che servire il vino ad arte diventa un “rituale” affascinante che crea la giusta atmosfera attraverso gesti attenti, fluidi, eleganti previa una loro corretta conservazione.

Che siate sommelier professionisti o semplicemente appassionati ci sono 8 errori molto comuni da evitare per arrivare a degustare il vino nelle migliori condizioni possibili.

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1. Conservare i vini in cucina

Tenere i vini in un ambiente caldo o soggetto a forti sbalzi di temperatura, denso di odori, è dannoso per il vino, qualunque sia il suo colore, a maggior ragione se particolarmente fragile. Il vino deve essere conservato come un alimento deperibile a temperatura stabile, fresca, assenza di luce diretta, poco movimento, umidità adeguata e in assenza di odori estranei.

2. Conservare i vini in posizione verticale

Un altro errore comune è conservare le bottiglie verticalmente, il che fa seccare il tappo. Se il vino non è a contatto con il tappo, quest’ultimo si secca, e l’ossigeno può più facilmente penetrare all’interno della bottiglia e ossidare il contenuto. La posizione ideale per conservare le bottiglie di vino in cantina è quella orizzontale, per favorire il contatto del tappo con il vino, riducendo così ogni possibile rischio di ossidazione. Utile l’acquisto di piccole cantinette refrigerate con una o due zone di temperatura, capaci di conservare i vini come in una cantina professionale.

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3. Il vino rosso va servito a temperatura ambiente

Sarebbe giusto se casa nostra fosse a non più di 18 gradi di temperatura. Ma in estate le nostre case raggiungono facilmente i 30°. Bevendolo troppo caldo, un vino rosso perderà necessariamente gusto e precisione, tanto più che nel bicchiere salirà di temperatura tra l’antipasto e il dolce. Le temperature migliori per portare in tavola un ottimo rosso oscillano tra i 14 gradi, per i vini più giovani e novelli, fino ai 18 gradi per i vini più invecchiati e strutturati.

4. Scuotere la bottiglia prima di stapparla

Deleterio per gli spumanti, crea inutili stress al vino favorendone la fuoriuscita a pressione (basti vedere le premiazioni delle gare fi F1). Per gli altri e mette in circolo eventuali fondi e reudui spesso presenti nei vini vecchi.

5. Versare il vino prendendo la bottiglia dal collo

È necessario anzitutto mettersi alla destra dei commensali e con la mano destra si solleva la bottiglia orizzontalmente, facendo attenzione a non coprire l’etichetta. Il vino va versato senza appoggiare il collo della bottiglia nel bicchiere.

6. Riempire il bicchiere fino all’orlo

Versare troppo vino nel bicchiere non permette una agevole e obbligatoria rotazione per permettere al suo bouquet di profumi di svilupparsi. Il volume di un vino giovane non dovrebbe superare 1/2 di quello del bicchiere, per scendere a 1/4-1/3 per i vini rossi di media evoluzione, fino a 1/6-1/7 per i vini rossi importanti che necessitano di tanta aria.

7. Bicchieri inadeguati al tipo di vino

Indipendentemente dal materiale di cui sono fatti bisogna prestare attenzione anche alla loro forma che ha una funzione molto importante. Il bicchiere deve essere di cristallo trasparente, sottile e incolore, senza disegni, sfaccettature e incisioni. Un vino giovane, delicato bianco o rosato a volte anche rosso, di modesto impatto olfattivo deve essere servito in un bicchiere non molto ampio per evitare di rendere più evanescente il sottile bouquet odoroso. Se invece il vino bianco è più profumato e strutturato, morbido ed evoluto, il calice del bicchiere può essere più ampio. Le principali case produttrici di bicchieri hanno un vasto catalogo, vi consigliamo di prenderne almeno 2 tipi: uno per bianchi e spumanti, l’altro per i rossi.

I bicchieri dei vini rossi di media struttura ed evoluzione hanno un calice ancora più ampio, per permettere una buona ossigenazione del vino e una perfetta percezione dei profumi.

8. Vini bianchi serviti troppo freddi

Un vino servito troppo freddo non sviluppa i suoi profumi e cauterizza il palato che non è capace di avvertire adeguatamente i sapori. Per i vini bianchi da giovani, a strutturati ed evoluti la temperatura ideale oscilla dagli 8 ai 12°. Discorso differente per i vini passiti e liquorosi bianchi la cui temperatura corretta è tra i 10-12°C.

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